Medicina e ricerca

Malattie paradontali: colpito un italiano su quattro, il 10% rischia un aggravamento

di Sara Lavorini

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La malattia parodontale o parodontite è una patologia che colpisce le gengive e l’osso di supporto dei denti o parodonto. Negli ultimi 10 anni tale malattia ha aumentato l’incidenza sulla popolazione italiana che supera oltre il 40%. Il 10% degli italiani rischia addirittura di perdere i denti proprio a causa di questa patologia.
L’infiammazione del parodonto è causata da batteri patogeni gram negativi contenuti negli accumuli di placca e tartaro e favoriti da una scorretta igiene orale. In un primo momento non dà particolare sintomatologia, non è dolorosa, ma può presentarsi solamente con del sanguinamento e retrazione delle gengive.
La conseguenza della parodontite non curata, oltre che alla perdita degli elementi dentali e dell’osso alveolare, è una infiammazione sistemica che potrebbe determinare un notevole rischio di peggioramento di gravi patologie sistemiche come l’aterosclerosi, il diabete e alcune malattie reumatologiche.
La prevenzione e il trattamento precoce della malattia parodontale è quindi ormai una priorità per la tutela della salute orale, sia nelle persone adulte che nei bambini. Per far fronte all’esigenza di nuove cure e terapie di prevenzione e mantenimento della salute orale, grazie al professor Francesco Cairo dell’Università di Firenze e presidente eletto della Società Italiana di parodontologia e Implantologia (SIdP), è stata inaugurata circa un anno fa presso l’ateneo fiorentino un "Master triennale in Parodontologia e Implantologia" a tempo pieno.
"Con il mio ritorno presso l’università di Firenze ho attivato un Master triennale in Parodontologia e Implantologia - dichiara Cairo - , tale Master è stato modellato secondo le regole della Federazione Europea di Parodontologia (EFP) a cui tutte le società nazionali compresa la nostra SIdP, fanno riferimento. In particolare vengono richieste alcuni aspetti ben precisi, come un programma di studi ben delineato, attività chirurgica nel reparto dal lunedì al venerdì e l’attività di ricerca clinica. Nel programma vengono insegnati le principali procedure non chirurgiche e chirurgiche per il trattamento della parodontite. Particolare importanza è data alle procedure chirurgiche di ricostruzione dei tessuti ossei e gengivali in pazienti che richiedono miglioramenti estetici dopo la cura della parodontite. Considerando la gravità locale e sistemica della parodontite ed il relativo impatto clinico in termini funzionali, estetici e psicologici, la diagnosi e il trattamento precoce sono inoltre decisivi. In questo contesto è fondamentale una solida relazione con l’igienista dentale che è parte integrante del processo terapeutico, sia nella fase di terapia iniziale che nel sistema di mantenimento a lungo termine".
Il master di Parodontologia ed Implantologia è una vera e propria eccellenza per la Regione Toscana perché rappresenta il secondo corso di alta formazione europea dopo quello presso l’Università di Torino. Inoltre grazie a questo master l’Università di Firenze e in particolare il corso di laurea di Odontoiatria e Protesi Dentale si inserisce in un contesto di grande prestigio in cui sono racchiuse le più importanti scuole internazionali, da Berna a Madrid fino a Gotheborg in Svezia.
"Appare decisivo avere dei parodontologi che possano curare le malattie parodontali in maniera appropriata - conclude il Professor Cairo - impiegando tecniche chirurgiche e non chirurgiche ed inserendo gli impianti dentali laddove indicato. Credo, come sempre, che l’università abbia il ruolo decisivo nella formazione specialistica. Fra gli obiettivi che ci poniamo per il futuro è supportare la sanità pubblica nella prevenzione e nella diagnosi precoce della parodontite e sviluppare progetti clinici e di ricerca che riteniamo molto rilevanti come il rapporto tra parodontite e diabete, aterosclerosi e nascite di neonati pretermine".
Il progetto del Master di Parodontologia ed Implantologia che dura ben tre anni, è stato interamente sostenuto dall’Università di Firenze e si svolge presso l’ospedale Careggi a Firenze, in comune accordo con l’azienda ospedaliera universitaria Careggi.


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