Medicina e Ricerca

Appello del Network per la non autosufficienza: «Subito un piano, una road map e fondi ad hoc»

di Barbara Gobbi

Subito un Patto per le persone non autosufficienti, sottoscritto dallo Stato insieme a Regioni e Comuni. Una «road map» che in cinque anni, a partire da ora, disegni il percorso di potenziamento del settore. Ancora, il necessario rifinanziamento del fondo per la non autosufficienza, perché «le risorse di possono trovare, è solo questione di priorità e di sensibilità politica».


E' questa la ricetta proposta dagli esperti del Network per la non autosufficienza, che oggi a Roma hanno illustrato al ministro della Salute Renato Balduzzi "dieci domande" da cui ripartire, per mettere al centro il grande tema della cronicità e della disabilità. Una bomba a orologeria da disinnescare al più presto e rispetto alla quale non ci si può più permettere - hanno spiegato Marco Trabucchi, Anna Banchero e Cristiano Gori, promotori del Network - di voltare la testa dall'altra parte.
Cuore della proposta, la «road map» 2012-2017, fondata su obiettivi-chiave: assicurare interventi di qualità, sia a casa degli utenti che nelle strutture residenziali; insieme agli interventi, fornire alle persone non autosufficienti e alle loro famiglie le informazioni, l'orientamento e i consigli che richiedono; prestare particolare attenzione alle situazioni più gravi. Sullo sfondo, la revisione dell'Isee cui sta lavorando il ministero del Welfare, che dovrebbe allo stesso tempo mirare gli interventi e garantire l'equità. E la definzione, a regime, di livelli essenziali di assistenza su domicilio, residenzialità e centri diurni.


E le risorse? «Con 400 milioni - si legge ancora nella proposta - si può avviare una riforma di portata storica». E proprio su questo fronte è arrivata, al di là delle aspettative, l'apertura di Balduzzi, intervenuto all'incontro: «Parlarne in questi giorni è ardito - ha spiegato - ma credo che il nodo nel 2012 vada sciolto e che porterò la questione in Consiglio dei ministri. Il Governo a cui appartengo non è specialista in promesse, ma l'impegno di rifinanziare il fondo è ben presente e personalmente credo che andrebbe fatto».