Medicina e Ricerca

Bulimia, anoressia e altri Dca, pronta la strategia per migliorare ricerca e modelli di cura

di Barbara Gobbi

La data di svolta pare già lontana: quel 24-25 ottobre 2012 che ha segnato l'appuntamento con la prima Conferenza nazionale di consenso sui disturbi del comportamento alimentare (Dca). Organizzata da Istituto superiore di Sanità e Asl 2 dell'Umbria e patrocinata dal ministero della Salute, dalla Conferenza scaturisce oggi, dopo mesi di lavoro, il documento finale con le Raccomandazioni sui Dca, sintetizzate da Il Sole-24Ore Sanità e pubblicate tra i Rapporti Istisan alla pagina http://www.iss.it/publ/rapp/cont.php?id=2690&lang=1&tipo=5

Obiettivo, tracciare finalmente una rotta certa su epidemiologia, prevenzione e modelli organizzativi per una gestione appropriata dei pazienti adolescenti e giovani adulti.

A una futura Consensus conference spetterà focalizzarsi sui Dca nell'infanzia. Così come è stata esclusa dai lavori l'emergenza obesità, se non nella sua interfaccia con i Dca, in particolare con il disturbo da alimentazione incontrollata (Dai).

Sui disturbi del comportamento alimentare, in Italia, non siamo all'anno zero: dal 1998 è partito un lungo percorso di approfondimento terminato, appunto, con la "Consensus" e passato per una mappatura dei centri che erogano servizi nel Paese. «Ora la sfida - sottolinea però Teresa Di Fiandra, dirigente psicologa del ministero della Salute e presidente della giuria della Conferenza di consenso - è creare una rete di cura integrata». «Soprattutto nella parte di Raccomandazioni riguardanti l'organizzazione degli interventi terapeutici emergono molte indicazioni importanti», precisano Giovanni De Virgilio e Laura Dalla Ragione, rispettivamente coordinatore Formazione ed educazione continua dell'Iss e direttore del Centro Dca di Todi e Città della Pieve, Asl 1 dell'Umbria.

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