Medicina e Ricerca

Si apre domani a San Giuliano Terme il primo Festival Donna e salute: una "quattro giorni" sulla medicina di genere e il benessere al femminile

di Manuela Perrone

Si ispira al principio del gender mainstreaming il primo Festival Donna e salute , promosso da domani a domenica dal Comune di San Giuliano Terme (Pisa) e dall'Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Una "quattro giorni" di incontri, riflessioni e tavole rotonde per affrontare a 360 gradi il tema del benessere femminile. «Questo evento intende diventare un appuntamento ricorrente sulla salute al femminile, coerentemente con gli Obiettivi di sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite», dice Fortunata Dini, assessora alle pari opportunità e vicesindaco di San Giuliano, uno dei pochi Comuni italiani a essersi dotato di un bilancio di genere.

L'intervento introduttivo del Festival, che sarà inaugurato giovedì alle 16, è affidato a Livia Turco, ex ministra della Salute, e riguarderà uno dei suoi cavalli di battaglia: la medicina di genere, cui è dedicato il primo focus tematico di venerdì 10 maggio, che punta a segnalare e diffondere buone pratiche sia nell'ambito delle organizzazioni sanitarie, sia nel campo della ricerca medica e farmacologica, troppo a lungo marcate da una disattenzione alla "differenza" femminile.

Il secondo filone sarà la declinazione pratica del primo: un approfondimento dedicato alla cura e alla prevenzione di alcune patologie specifiche (cardiovascolari e neurodegenerative).

Il terzo "viaggio", sabato 11, interesserà il benessere in senso lato, inteso come equilibrio sinergico di condizioni sociali, di cultura della parità, di conciliazione dei tempi di vita. Si parlerà di buone prassi per le donne migranti, ma anche del tema caldissimo della violenza con lo sguardo rivolto al ruolo crescente delle reti femminili e dell'associazionismo, sintomo della volontà delle donne di rivendicare un ruolo di protagoniste dei cambiamenti culturali. «Ci auguriamo che tali stimoli possano gradualmente favorire la consapevolezza e aumentare il coinvolgimento di interlocutori quali i decisori politici, gli operatori sanitari, i professionisti della ricerca, il mondo accademico, il terzo settore e la cittadinanza», ha precisato Dini.

Da ultimo, domenica 12 maggio sarà affrontato il tema spinoso dell'educazione alla parità e della lotta agli stereotipi di genere. Che forse è la sfida più importante, la conditio sine qua non perché le donne migliorino salute e benessere.