Medicina e Ricerca

Malattie muscolo-scheletriche: 4 milioni di italiani affetti e crescono spesa e invalidità

Disordini muscolo-scheletrici, ne soffrono circa 4 milioni di italiani, con un impatto importante sulla spesa pubblica del nostro Paese. Dall'analisi dei dati provenienti dal settore previdenziale dell'Inps emerge come negli ultimi 10 anni circa il 10% del totale delle nuove prestazioni erogate dall'Istituto nazionale di previdenza sociale è riconducibile a domande accolte per assegni di invalidità per le patologie muscolo-scheletriche.

Ancora più significativi i dati relativi alla valorizzazione economica di queste prestazioni: dai 94 milioni di euro spesi nel 2009, l'onere economico a carico dell'Inps è cresciuto di circa il 10%, raggiungendo i 104 milioni nel 2012.

I dati sono stati evidenziati oggi a Roma al tavolo economico "Fit for Work", progetto internazionale focalizzato sull'analisi del rapporto tra disordini muscolo-scheletrici e mercato del lavoro.

Complessivamente, tra il 2001 e il 2012, risultano accolte 47.130 nuove domande per assegno di invalidità per malattie delle ossa e degli organi di locomozione, con una media per anno pari a quasi 4.000 nuove domande accolte. Questo valore risulta inferiore soltanto al numero totale di assegni di invalidità erogati per neoplasie (118.840) e malattie del sistema circolatorio (96.700) nello stesso periodo. Se si guarda al numero delle prestazioni erogate dal 2001 al 2012, gli assegni di invalidità per le malattie delle ossa e degli organi di locomozione sono stati 165.609, con una media di 13.801 prestazioni erogate all'anno e un valore percentuale pari a circa il 12% del totale degli assegni di invalidità erogati in questo periodo.

Anche in questo caso il valore degli assegni stanziati per malattie muscolo-scheletriche risulta inferiore solamente a quello registrato per le patologie legate al sistema circolatorio (318.563) e alle neoplasie
(316.706).

Questi dati rappresentano una stima a ribasso dei costi indiretti totali ,a «sono comunque sufficienti a farci comprendere la portata, tanto economica quanto socio sanitaria, delle malattie muscolo-scheletriche - commenta Francesco Saverio Mennini, professore di Economia Sanitaria dell'Università Tor Vergata di Roma - anche per quanto attiene i costi indiretti, in particolare riferiti al sistema previdenziale, che potrebbero ridursi mediante l'adozione di corrette politiche di prevenzione accompagnate da cure efficaci e appropriate».

Proprio in considerazione del forte impatto economico del turnover e della necessità di produrre stime aggiornate e verosimili sui suoi tassi, si è deciso Fit for Work Italia ha deciso di approfondire questa problematica, anche negli aspetti economico sociali, attraverso un'analisi della letteratura internazionale.