Medicina e Ricerca

Carie nei bambini, dietrofront degli esperti sul fluoro: «No alle gocce. L'unico utile per la prevenzione è quello nei dentifrici»

Per anni i pediatri ci hanno raccomandato di somministrare gocce di fluoro nei bimbi sopra i sei mesi per prevenire le carie. Peccato che adesso la Società italiana di odontoiatria infantile, nelle nuove linee guida per la promozione della salute orale nell'età evolutiva, faccia una decisa retromarcia. Sottolineando che per la prevenzione della carie va privilegiato l'impiego topico di fluoro (ovvero quello nei dentifrici) rispetto a quello sistemico in gocce e compresse.

Di «rivoluzione» parla Giuseppe Marzo, che a margine del 17° congresso nazionale della Sioi in corso a Roma, sottolineano come le nuove guidelines «centrano il nostro obiettivo, che è quello di allinearsi allo standard d'eccellenza dei Paesi scientificamente più avanzati: le evidenze scientifiche hanno infatti dimostrato che l'unico fluoro utile è quello che arriva a contatto con la superficie dei denti».

Le raccomandazioni - già recepite dal ministero della Salute e approvate dal Consiglio superiore di sanità, grazie al lavoro di un pool di esperti tra cui i rappresentanti della Sioi - «hanno ridimensionato notevolmente l'indicazione all'uso sistemico del fluoro, dando risalto alla qualità e all'efficacia superiore della forma di somministrazione topica sia domiciliare sia professionale» attraverso l'uso di gel e dentifrici.

Non solo. Le concentrazioni di fluoro per uso topico devono essere variabili e rapportate all'età e alla suscettibilità alla carie del singolo bambino. «I piccoli di solito ingoiano il dentifricio - sottolinea Marzo - ed è quindi importante per la loro salute che essi utilizzino un prodotto a basso contenuto di fluoro». Le evidenze scientifiche suggeriscono inoltre che, per una corretta prevenzione della salute dei denti, è opportuno cominciare le visite dal dentista già dai tre anni.