Medicina e ricerca

Geni&Tumori: farmaci mirati su una sola sequenza di Rna patologico. E uno studio semina dubbi sul Cancer Genome Atlas

Farmaci prodotti mirando soltanto una sequenza di Rna "patologico". È l'approccio tentato da un gruppo di scienziati dello Scripps Research Institute (Usa) e descritto su Nature Chemical Biology . Intanto uno studio raffredda l'entusiasmo per il Cancer Genome Atlas: mappare i geni che causano il cancro è un'impresa che richiederà ancora molto tempo.

La tecnica Inforna
Come prima prova della tecnica, soprannominata "Inforna", i ricercatori hanno identificato un potente composto che induce le cellule tumorali ad auto-attaccarsi e a morire. «È la prima volta che vengono progettate piccole molecole terapeutiche utilizzando solo una sequenza Rna, ed è qualcosa che molti dubitavano potesse essere fatto», ha evidenziato Matthew Disney, che ha condotto lo studio. «Abbiamo dimostrato che il
nostro approccio consente di bersagliare in maniera specifica e senza
precedenti un Rna che causa il cancro».

Grazie a "Inforna", aggiunge Sai Pradeep Velagapudi, primo autore del lavoro e dottorando presso il laboratorio di Disney, «siamo in grado di identificare composti con elevata specificità. In futuro, speriamo di poter progettare farmaci candidati contro altri tipi di cancro o per qualsiasi Rna patologico».

A caccia di mutazioni
Sempre negli Usa, esperti del Gladstone Institute hanno messo a punto «una speciale sonda fluorescente in grado di distinguere la sequenza genetica» mutata nel Dna di un malato «dalle sequenze originali», spiegano su Nature Methods . «Il nostro metodo - assicurano - fornisce un nuovo modo per catturare e amplificare specifiche mutazioni che normalmente sono molto rare. Alcune delle malattie più devastanti che abbiamo di fronte sono causate proprio da un piccolo cambiamento genetico. Ma siamo fiduciosi che la nostra tecnica, trattando il genoma umano come linee di un codice di computer, potrebbe un giorno essere usato per invertire queste mutazioni dannose, ed essenzialmente ripararle».

L'atlante dei geni ancora lontano
È prossimo alla conclusione il Cancer Genome Atlas, lanciato dai National Institutes of Health statunitensi, che ha analizzato 500 campioni per ognuno dei 20 tumori scelti, scovando decine di geni coinvolti nella malattia. Ma l'atlante completo dei geni coinvolti nei tumori è ben lontano dall'essere terminato, anzi. Per riuscire a capire tutte le porzioni del Dna che "impazziscono" nei vari tipi di cancro servirebbe l'analisi di almeno 100mila campioni, circa 10 volte di più di quelli esaminati finora.

A seminare il dubbio sono alcuni esperti del Mit e dell'università di Oxford in un articolo pubblicato su Nature : a loro avviso il metodo usato per l'atlante (confrontare i campioni di tumore con campioni di cellule sane per verificare se ci sono mutazioni ripetute) può però aver "perso" qualche risultato, perché alcune mutazioni si verificano in una percentuale molto bassa di tumori. Per dimostrarlo nello studio sono stati raccolti e analizzati quasi 5mila campioni di 21 tumori, e sono state scoperte oltre alle mutazioni già individuate dal Cga anche altre 33 che erano sfuggite.

«Il risultato ci ha aperto gli occhi - spiega Lander al New York Times - e abbiamo cominciato a pensare quanti geni si potrebbero trovare se si analizzassero più campioni». La risposta è contenuta nello stesso studio, in cui a partire dalle mutazioni trovate si è fatta un'estrapolazione per tutti i
tipi di cancro conosciuti: per trovare tutti i geni coinvolti in almeno il 2% di ogni tipo di tumore sarebbe necessario un totale di 100mila campioni di 50 tipi di diversi di cancro, dieci volte di più rispetto all"Atlas.

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