Medicina e ricerca

«Operazione sicurezza»: guida di Cittadinanzattiva per affrontare gli interventi chirurgici

Il ricovero per un intervento chirurgico rappresenta per il cittadino un evento importante, e spesso stressante. Bisogna scegliere il luogo e la struttura dove ricoverarsi, trovare informazioni per la scelta dei chirurghi, capire se vi possono essere tecniche diverse d'intervento, meno invasive (per esempio) e informarsi sulle dotazioni delle strutture in termini di servizi e macchinari che potranno favorire una sensazione di fiducia e sicurezza.

La scelta, non sempre semplice, spesso deve essere effettuata in fretta, in stato di fragilità, con tanti problemi da affrontare e risolvere. E non sempre può essere presa disponendo di tutte le informazioni necessarie.
Cittadinanzattiva, partendo dalle segnalazioni giunte al Tribunale per i Diritti del Malato, ha realizzato uno strumento per aiutare ed indirizzare le persone che devono affrontare un intervento chirurgico, la guida »Operazione Sicurezza».

Colmare questa carenza è l'obiettivo della Guida, realizzata con il contributo non condizionato di Baxter e presentata oggi al pubblico nel Salone della direzione generale del Policlinico Umberto I di Roma. Il volume si pu consultare anche online su www.cittadinanzattiva.it .

La guida illustra un decalogo di accorgimenti per scegliere in sicurezza:

1) affidarsi ai consigli del medico di medicina generale e dello
specialista;

2) scegliere la struttura adeguata in base alla equipe chirurgica, al comfort, ai servizi offerti, alle innovazioni tecnologiche utilizzate, anche basandosi sulle Carte dei servizi;

3) collaborare con i sanitari, fornendogli tutte le informazioni cliniche utili, durante l'anamnesi e l'esame obiettivo;

4) prepararsi all'intervento seguendo le indicazioni dei medici e infermieri (dieta, terapia, indumenti, altre accortezze)

5) fare la propria parte per ridurre il rischio di infezioni, lavandosi frequentemente le mani, curando l'igiene personale, segnalando eventuale febbre o permanenza prolungata di cateteri;

6) esprimere in maniera consapevole il consenso informato, ovvero accettare il percorso diagnostico-terapeutico proposto dal medico, dopo aver chiarito ogni dubbio e preso coscienza delle eventuali alternative;

7) non soffrire inutilmente. Dal 2010 esiste una legge (n.38) che tutela il diritto del paziente a non soffrire inutilmente e che obbliga i sanitari a porre attenzione al dolore, misurandolo e trattandolo adeguatamente;

8) dopo l'intervento, è opportuno fare attenzione allo stile di vita, ai comportamenti da tenere (quando e come muoversi, cibi si/no, farmaci da assumere);

9) prima di andare a casa, richiedere copia della documentazione
clinica;

10) fidarsi, collaborare e partecipare: tre parole d'ordine per una operazione in sicurezza.