Medicina e ricerca

Ebola, via libera della Svizzera ai test sul vaccino dell'italiana Okairos

L'agenzia regolatoria svizzera Swissmedice ha dato il via libera ai primi test su un vaccino contro il virus dell'Ebola sviluppato da GlaxoSmithKline - per la precisione dall'italiana Okairos, poi acquisita da Gsk (v. anche l'ampio servizio pubblicato su Il Sole-24Ore Sanità n. 32-33/2014 ) - e dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases Usa. Lo ha reso noto l'Organizzazione mondiale per la Sanità (Oms). Il vaccino verrà testato entro la fine della settimana su 120 pazienti volontari in un ospedale di Losanna. Al momento sono in corso numerosi test clinici in vari Paesi su diversi vaccini contro l'Ebola, virus per il quale tuttavia non esiste ancora alcun vaccino omologato.

il trial è l'ultimo in una serie di sperimentazioni cliniche in corso in Mali, Gran Bretagna e Usa nel tentativo di fermare l'epidemia. Il vaccino è basato su un adenovirus di scimpanzè modificato geneticamente (Chad-Ebola), reso innocuo e utilizzato come vettore genetico per una proteina del virus Ebola.
I primi risultati che saranno ottenuti a Losanna dovrebbero arrivare a dicembre. Sulla base di questi dati, insieme a quelli degli altri centri coinvolti, si deciderà come continuare la sperimentazione su diverse migliaia di partecipanti e soprattutto la dose ottimale di vaccino. Oltre a questo trial, in Svizzera ce n'è un altro sempre coordinato dall'Oms: il vaccino rVSV-Zebov sarà testato a breve all'ospedale universitario di Ginevra.