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Ecco i dati Ocse 2012: rallenta la crescita della spesa sanitaria ma l'Italia "tiene"

In Italia, la spesa sanitaria è al 9,3% del Pil, leggermente al di sotto della media Ocse (9,5%), e per il 79,6% è finanziata da fondi pubblici.
Lo rivela l'Ocse nel suo rapporto annuale sui sistemi sanitari nazionali, basato su dati del 2010.
La spesa pro-capite in Italia è di 2.964 dollari, contro una media Ocse di 3.268, ed è cresciuta a un tasso medio dell'1,9% dal 2000 al 2009, rallentando a +1,5% nel 2010.


Nel nostro Paese, sempre secondo il rapporto Ocse, ci sono 3,7 medici attivi ogni 1.000 abitanti, e 6,3 infermieri. Dati che mostrano «una
sovrabbondanza di medici e una carenza di infermieri, che ha come risultato un'allocazione inefficiente delle risorse».
Il numero di letti d'ospedale è di 2,8 per 1.000 abitanti, inferiore alla
media Ocse e in costante contrazione; «questo calo - spiegano gli esperti del centro studi dell'Organizzazione - è coinciso con una riduzione del periodo medio di ricovero e con un aumento delle pratiche chirurgiche realizzate in day hospital o in modo ambulatoriale».
Come la maggior parte dei Paesi Ocse, l'Italia ha visto aumentare
notevolmente negli ultimi decenni la speranza di vita, che arriva oggi a 82
anni, oltre due anni in più della media, inferiore solo a quella di Giappone
e Svizzera.