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Sono circa 30mila tra - fiale, compresse e capsule - le unità di farmaci sequestrate nel nostro Paese nel corso dell'operazione internazionale Pangea V svoltasi dal 25 settembre al 2 ottobre nelle principali sedi doganali italiane grazie alla partnership tra Aifa, Agenzia Dogane, Carabinieri dei NAS e Uffici di Sanità Marittima e Aerea e di frontiera della Salute (USMAF) nella task force anticontraffazione Impact Italia.

Pangea V ha coinvolto circa cento Paesi e si è svolta, a livello internazionale, sotto il coordinamento di Interpol, Impact (la task-force anticontraffazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità) e World Customs Organization (Organizzazione Mondiale delle Dogane). Nel corso dell'operazione sono state selezionate ed ispezionate, sulla base dei profili di rischio, oltre 1.600 spedizioni dirette in Italia: i campioni prelevati sono stati inviati all'Istituto Superiore di Sanità, membro di Impact Italia, per gli accertamenti analitici. I risultati - secondo quanto reso noto dall'Aifa - hanno confermato come per gli anni precedenti una significativa richiesta attraverso il web di farmaci per il trattamento delle disfunzioni sessuali maschili, di farmaci anoressizzanti e ad azione anabolizzante mentre e registrato l'incremento di sequestri relativi a prodotti destinati ad incrementare le performance sportive .

«Malgrado i numeri siano significativi - ha commentato il direttore generale Luca Pani - il confronto con i risultati dell'operazione in altri Paesi testimonia che l'incidenza del fenomeno in Italia è sicuramente inferiore rispetto ad altre realtà. Ciò in primo luogo grazie alle diverse iniziative di monitoraggio e controllo del territorio che vengono realizzate dall'Aifa in collaborazione con le altre amministrazioni della task-force Impact Italia».