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Un convegno a Palazzo Lombardia ha celebrato oggi i 40 anni del Nord Italia Transplant (Nitp), l'organizzazione interregionale per i trapianti che riunisce le Regioni Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Veneto e la P.a. di Trento.
L'organizzazione, nata per meglio coordinare tutte le fasi che dal prelievo portano al trapianto e consentire di assegnare gli organi ai pazienti più compatibili o a quelli "difficili", coinvolge 129 Unità che procurano donatori e molte unità operative distribuite tra le varie Regioni, Lombardia in testa (21 unità). Completano il quadro 10 banche regionali dei tessuti.
«In Lombardia - ha ricordato il governatore Roberto Formigoni - si pratica circa un quarto di tutti i trapianti che si effettuano in Italia: dal 1972 a oggi sono stati utilizzati 4.645 donatori; i pazienti trapiantati nei centri lombardi sono stati quasi 16.000, ovvero più della metà del totale degli interventi effettuati dalla rete NITp. Anche per questo il nostro impegno è ingente: da tempo infatti abbiamo sviluppato una vasta rete regionale. Al miglioramento qualitativo e quantitativo delle attività nel campo della medicina dei trapianti abbiamo affiancato la promozione della formazione e l'aggiornamento degli operatori, favorendo in generale la diffusione della cultura della donazione. Proprio su questo tema l'attività di prelievo mostra un significativo e costante incremento, che testimonia l'aumento della sensibilità dei nostri cittadini e la bontà del lavoro svolto finora».

In Italia un trapianto su quattro si fa in Lombardia: questa la sintesi dei numeri, che nel dettaglio parlano di 16mila persone trapiantate negli ospedali lombardi dal 1972 e di 4.600 donatori utilizzati nelle strutture regionali. Al 30 settembre 2012 nel Nitp sono stati utilizzati 9.175 donatori e sono stati effettuati 28.487 trapianti (15.573 di rene; 695 di pancreas; 4.535 di cuore; 953 di polmoni e 6.721 di fegato e 10 di intestino). I pazienti in lista sono 3.590 (2.549 di rene, 110 di pancreas, 386 di fegato, 359 di cuore, 184 di polmoni e 2 di intestino).
Nel 2012 la Lombardia con 23,7 donatori utilizzati per milione di abitanti, è tra le regioni italiane più attive nel reperimento.
Ottima la sopravvivenza degli organi e dei pazienti trapiantati che, a cinque anni, è pari all'86 per cento per il trapianto di rene, 80 per cento per il cuore, 75 per cento per il fegato e 56 per cento per il polmone. Gli eccellenti risultati clinici, che oggi caratterizzano i trapianti, sono anche dovuti all'attenzione posta dagli operatori nel ricercare nuove strategie terapeutiche e intraprendere nuove strade per consentire il miglior uso degli organi. Va ricordato, in proposito, che, proprio in Lombardia, hanno avuto inizio le attività di trapianto "split-liver" (donazione di parte del fegato) e doppio rene (a Bergamo), nonché il prelievo di organi da donatore a cuore fermo (a Pavia).