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Giovanni Corsello è il nuovo presidente della Società italiana di pediatria. Dal primo dicembre succederà ad Alberto G. Ugazio che lascerà l'incarico, giunto alla scadenza del suo mandato. L'elezione è avvenuta sabato 17 novembre in occasione degli stati generali della Pediatria che si sono svolti in contemporanea in 12 città italiane. La proclamazione ufficiale avverrà il primo dicembre nel corso dell'Assemblea dei soci, convocata a Roma.

Professore ordinario di Pediatria presso l'università di Palermo, Corsello è stato dal 2009 ad oggi vicepresidente della Sip. Nella squadra che guiderà la Società per i prossimi quattro anni entrano come vicepresidenti Alberto Villani (Ospedale Pediatrico Bambino Gesù) e Luigi Greco (Pediatra di Famiglia), come tesoriere Rino Agostinani (Pistoia) e come consiglieri Antonio Correra (Napoli), Liviana Da Dalt (Padova), Domenico Minasi (Palmi-rc), Fabio Cardinale (Bari) e Andrea Pession (Bologna). Per la prima volta, così come prevede il nuovo Statuto, entrano in direttivo due consiglieri junior: Elvira Verduci (Milano) e Massimo Bargaballo (Catania).

In queste elezioni per la prima volta la Sip ha sperimentato il voto elettronico a distanza. Sino a ora infatti le votazioni si erano sempre svolte durante i congressi nazionali, quindi in un'unica sede in tutta Italia, mentre con il voto elettronico su base regionale è stato possibile votare per via telematica nei seggi allestiti in 12 città italiane.

«Il nostro obiettivo centrale per i prossimi anni è quello di lavorare per continuare a garantire a tutti i bambini il diritto all'assistenza pediatrica specialistica nel territorio e in ospedale, con particolare riguardo alla continuità assistenziale, alla gestione dell'emergenza e urgenza e alla gestione delle malattie ad alta complessità», afferma Corsello. «Dobbiamo puntare a dare centralità ai diritti del bambino nella società: dalle città a misura di bambino agli stili di vita salutari; dalla promozione delle vaccinazioni e dell'allattamento materno all'educazione alimentare. Fare ciò significa anche migliorare la qualità della salute e della vita dell'adulto di domani. Lavoreremo, inoltre, anche per integrare e promuovere e attività di formazione e di ricerca tra i pediatri».