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Firmato a Parigi, durante l'81ma Sessione Generale dell'Oie (26 - 31 maggio 2013), un Accordo di collaborazione tra il ministero della Salute e l'Organizzazione Mondiale per la Sanità Animale con la finalità di migliorare la qualità dei Servizi Veterinari dei Paesi considerati strategici per l'Italia. L'Accordo valorizza il know-how e l'expertise dei nostri 10 Istituti Zooprofilattici Sperimentali in materia di sicurezza degli alimenti e di sanità e benessere animale. Lo comunica una nota del Ministero.
A seguito delle gravi crisi mondiali della Bse (Encefalopatia Spongiforme Bovina) e dell'influenza aviaria ad alta patogenicità l'Organizzazione mondiale per la sanità animale si è posta l'obiettivo di migliorare la qualità dei Servizi veterinari dei 178 Paesi membri dell'Oie, al fine di elevarne il livello di affidabilità a salvaguardia della sanità animale, della sicurezza delle fonti alimentari e della qualità della produzione zootecnica.
Quest'Accordo, si legge nella nota, permetterà agli Istituti Zooprofilattici Sperimentali di svolgere insieme al Ministero e all'Oie attività di cooperazione internazionale con diversi Paesi, in particolare con quelli dell'Europa dell'Est e dell'Area Mediterranea.

Si tratta di un investimento di risorse per una strategia d'azione che si basa sull'assunto che un sistema veterinario solido nei Paesi vicini rappresenta uno strumento importante per garantire la prevenzione dalle malattie e la tutela della salute pubblica umana e veterinaria. La storia epidemiologica italiana ci insegna, infatti, che la maggior parte delle epizoozie che hanno afflitto il nostro patrimonio zootecnico proveniva proprio da Paesi dell'Est Europa, come la grave epizoozia di afta del 1994, e dalla sponda Sud del Mediterraneo, come la Blue Tongue e la West Nile Desease.

La finalità dell'Accordo è pertanto quella di rafforzare il controllo delle malattie del bestiame e la sicurezza alimentare, potenziando le strutture veterinarie di diagnostica e di controllo, mediante la collaborazione tecnica e la formazione di personale adeguatamente qualificato.
L'Italia fornisce già un contributo significativo alle attività dell'Oie mettendo a disposizione, grazie alla rete degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali, 3 Centri di Collaborazione e 11 Laboratori di Referenza per diverse malattie animali.