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Obama: «Serve più attenzione ai disturbi psichiatrici»

«Noi non accetteremmo mai che solo il 40% degli americani malati di tumore venisse messo sotto trattamento. Allora perché dovremmo accettare che non si faccia lo stesso con i malati di mente?». A chiederlo è stato il presidente degli Stati Uniti in persona, Barack Obama, intervenuto a una conferenza sulla salute mentale alla Casa Bianca.

L'attacco di Obama - che ha anche stigmatizzato l'equazione violenza uguale follia - non è casuale: di recente sono stati diffusi dati choc secondo cui il 60% degli americani con disturbi psichici, appunto, non riceve alcuna forma di assistenza. Il presidente americano ha promesso un «dibattito nazionale» che unisca tutti per porre rimedio a questa emergenza.

La strage di Newtown di sei mesi fa, provocata da un giovane squilibrato, ha riacceso i riflettori sulla salute mentale negli Stati Uniti. Come prevenire e limitare le tragedie scatenate dalla follia non curata è diventato un argomento di discussione. E i numeri del disagio
mentale sono veramente preoccupanti: secondo il Center for
Desease Control and Prevention, almeno un bambino su cinque in
America soffre di disturbi mentali.

Ma demonizzare è criminale. Le stesse statistiche chiariscono che nella stragrande maggioranza dei casi i malati rischiano di essere vittime, non carnefici. E, a parte alcune vicende, le stragi non hanno nulla a che fare con la pazzia. Obama ha tenuto a sottolinearlo: «Voglio assolutamente essere chiaro nel dire che in larghissima parte le persone che vivono queste difficoltà non sono individui violenti».