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Tre prodotti farmaceutici nella lista delle sostanze inquinanti "emergenti" considerate pericolose per le acque di superficie e per la salute collettiva e un rafforzamento del sistema Ue di risposta alle epidemie. Sono gli argomenti sanitari all'ordine del giorno della sessione plenaria dell'Europarlamento in corso a Stasburgo dal primo al 4 luglio.
Una dozzina di sostanze saranno aggiunte alla lista delle sostanze considerate un rischio per l'ambiente acquatico, in seguito alla votazione di martedì su nuove norme già informalmente concordate con i ministri europei mercoledì scorso. Sarà creata una lista di controllo di prodotti inquinanti "emergenti" che includerà anche tre sostanze farmaceutiche.
Secondo le nuove regole, sarà istituita una lista di controllo per monitorare e raccogliere informazioni su una serie di sostanze, inclusi inquinanti emergenti e tre prodotti farmaceutici specifici - usati in antidolorifici e preparati ormonali - per valutare se debbano essere incluse, in futuro, nella lista prioritaria di sostanze che sono sottoposte a regolare controllo. Nel progetto di legge, si riconosce il rischio costituito da tre sostanze farmaceutiche (17alphaethinylestradiol, 17-beta-estradiolo e Diclofenac) e si chiede alla Commissione di sviluppare un approccio strategico per valutare i rischi posti dai prodotti farmaceutici
all'ambiente acquatico. Dal 2000, la direttiva quadro sulle acque è lo strumento principale di politica idrica dell'UE per la definizione delle strategie anti-inquinamento. L'elenco è aggiornato ogni quattro anni.


Per quanto riguarda la capacità di riposta Ue alle minacce sanitarie transfrontaliere, come il coronavirus, l'epidemia di E coli del 2011 o l'epidemia d'influenza H1N1 del 2009, sarà rafforzata da un disegno di legge discusso mercoledì e votato giovedì. La normativa, già concordata con il Consiglio, prevede un sistema di allarme rapido su scala europea e una norma per facilitare la cooperazione fra Stati membri per comprare i vaccini. La nuova normativa si basa sull'esperienza delle recenti crisi, come l'epidemia di infezioni da batteri Escherichia coli nel 2011, la nube di cenere vulcanica nel 2010 o l'epidemia di influenza H1N1 nel 2009.
L'attuale sistema UE di risposta a una minaccia sanitaria sarà rafforzato, per fornire una risposta più veloce e meglio coordinata. Esso consentirà agli Stati membri di effettuare acquisti di gruppo di farmaci, garantendo cosi un accesso ai vaccini più equo, poiché sarà possibile acquistarli a prezzi vantaggiosi. Il voto sul progetto di risoluzione è previsto giovedì 4 luglio.