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Informare medici di base, pediatri di libera scelta e altri operatori sanitari dell'Umbria dello strumento in più a sostegno del paziente con disturbi del comportamento alimentare e della sua famiglia. E' questo l'obiettivo del primo incontro formativo relativo alle Linee guida regionali su prevenzione e cura dei Dca, organizzato oggi a Perugia. I professionisti del settore sono chiamati da un lato a dare una risposta rapida che eviti la cronicizzazione della patologia e quindi c'è l'esigenza di identificare il più precocemente possibile le persone affette dai Dca e, dall'altro, si deve favorire la presa in carico del paziente da parte di un servizio specializzato garantendo il passaggio ai vari livelli di trattamento per arrivare alla guarigione.

«L'Umbria – ha spiegato la dirigente della Direzione regionale Salute, Maria Donata Giaimo, introducendo i lavori - è all'avanguardia in Italia nel settore dei disturbi alimentari e presenta tutti i livelli di trattamento indicati dal ministero della Salute e quindi il ricovero ospedaliero per acuzie, ambulatori dedicati distribuiti su tutto il territorio regionale, centri di riabilitazione residenziali e un centro diurno di nuova attivazione. I servizi nelle diverse Asl sono incardinati in dipartimenti diversi, ma hanno tutti la caratteristica dell'integrazione e della interdisciplinarietà che, per la cura di queste problematiche molto complesse, è fondamentale e non può essere affidata ad un unico professionista».