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«I medici di medicina generale e gli specialisti ambulatoriali, pur non aderendo allo sciopero, esprimono la loro solidarietà ai colleghi della dipendenza del Ssn che chiedono l'apertura del Tavolo per il rinnovo contrattuale, anche consapevoli dell'assenza di risorse economiche, perché, in special modo in questo momento, è indispensabile proseguire sulla strada del dialogo tra le parti in virtù dell'improcrastinabile necessità di riorganizzare il nostro sistema sanitario».

E' quanto affermano in una nota congiunta i segretari generali Fimmg e Sumai-Assoprof Giacomo Milillo e Roberto Lala, relativamente allo sciopero di 4 ore indetto per il 22 luglio dalle organizzazioni sindacali dei medici e veterinari dipendenti e dai dirigenti sanitari, amministrativi, tecnici e professionali del Ssn. «In questi ultimi anni, anche la medicina convenzionata - specificano Lala e Milillo - sta vivendo le problematiche scaturite dal mancato rinnovo e che si aggiungono alle altre difficoltà che attanagliano il nostro Ssn: il precariato, la responsabilità professionale, le assicurazioni, l'organizzazione del lavoro, l'inadeguatezza delle strutture solo per citarne i principali. Tutte questioni che stanno compromettendo pericolosamente le condizioni di lavoro dei medici». Per questo Fimmg e Sumai-Assoprof si uniscono ai sindacati aderenti allo sciopero nel chiedere al Governo di attivarsi concretamente per lo sblocco del tavolo di contrattazione, «così da poter sciogliere e fronteggiare i molteplici grovigli che regolano l'attività medica e per restituire la dignità al lavoro di migliaia di professionisti. Ma al contempo - concludono - desideriamo rimarcare in modo positivo la disponibilità mostrata dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin e suoi indiscutibili segnali di apertura nei confronti della categoria».