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Fondi Ue per la ricerca, dalla Giunta delle Marche un bando per reperire "cacciatori"

«Implementare in maniera incisiva il reperimento di risorse comunitarie è una priorità»: così commenta l'assessore alle Politiche comunitarie, Paola Giorgi, la delibera con cui la Giunta marchigiana ha attivato una procedura di evidenza pubblica per individuare soggetti a cui affidare l'attività di studio, progettazione e assistenza tecnica su progetti europei.
«Oltre ai Fondi strutturali – rileva l'assessore - è fondamentale la ricerca e l'ottenimento dei Fondi europei cosiddetti a gestione diretta disponibili attraverso la partecipazione ad appositi bandi. Un ambito in cui l'Italia risulta al penultimo tra i Paesi europei, generando una cronica scarsità di reperimento risorse che va affrontata con determinazione».

Il bando seleziona soggetti fortemente motivati e con specifici requisiti di esperienza e professionalità: saranno tre i soggetti selezionati specializzati nell'attività di ricerca fondi e nella relativa attività di progettazione e assistenza tecnica. Solo all'esito positivo del progetto presentato varrà attivato un contratto di assistenza tecnica con il soggetto che ha contribuito alla progettazione dell'intervento ammesso a finanziamento

La procedura individua quattro macroaree di intervento che comprendono tutti i principali settori di attività regionali: 1) produttive, cooperazione allo sviluppo, innovazione, ricerca, trasporti e attività residuali; 2) politiche del lavoro, istruzione, formazione e cultura; 3) territorio, ambiente, agricoltura, pesca ed energia; 4) sanità, politiche sociali e longevità attiva. I soggetti partecipanti alla gara dovranno avere dei precisi requisiti minimi di capacità tecnico professionale, tra cui l'aver svolto nell'ultimo triennio servizi di progettazione con esito positivo e di assistenza tecnica/rendicontazione di progetti europei a valere sui programmi a gestione diretta della Commissione Europea, su programmi a gestione decentrata, con l'esclusione dei programmi operativi regionali finanziati con Fondi strutturali e progetti finanziati con altre fonti di finanziamento europee. Ai soggetti partecipanti vengono richieste specifiche professionalità quali coordinatori con esperienza almeno decennale nella progettazione europea e nelle relazioni internazionali, un'esperienza quinquennale nella progettazione e triennale nella rendicontazione di progetti europei.