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Il Comitato centrale della Fnomceo, riunito oggi a Roma, rivolgerà al ministro della Salute la richiesta di una medaglia al Merito della Sanità Pubblica e al ministro dell'Interno quella di una medaglia al Valor Civile per le due donne medico uccise sul lavoro: Paola Labriola ed Eleonora Cantamessa, cioè la psichiatra uccisa mentre svolgeva il suo lavoro e la ginecologa travolta in auto dall'assassino dell'uomo che stava cercando di soccorrere.

«Si tratta di due donne, due medici, a cui è stata sottratta la vita mentre rispondevano a quei principi, a quel diritto-dovere di curare, che costituiscono l'essenza stessa della Professione, manifestandone così il senso più profondo» scrive la Fnomceo in una nota. «La sicurezza degli operatori è infatti il primo presupposto della sicurezza delle cure; così come la rischiosità della professione è l'effetto collaterale della quotidiana attività di prossimità e vicinanza dei nostri medici ai disagi delle persone e delle comunità, spesso in qualità di primi se non unici testimoni di diritti elusi e negati. I nostri professionisti entrano nelle case, nei quartieri, nelle comunità devastate da malesseri ambientali e sociali, sino a pagare il prezzo più alto per non poter che rispondere sì a chi chiede soccorso. Nulla potrà restituire alla famiglia e alla nostra comunità professionale queste preziose donne medico. Ma tutto dobbiamo fare perché ne resti il ricordo e l'insegnamento», concludono dalla
Federazione degli Ordini.