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Il dramma dello sversamento illegale dei rifiuti tossici, che si è protratto per più di tre decenni in Campania, è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata. Il Pdl chiede una legge speciale del Parlamento per fronteggiare la gravissima situazione ambientale e sanitaria della Terra dei Fuochi, denunciata dalle autorità locali e di recente anche dal presidente della Repubblica. L'iniziativa è partita da un gruppo di parlamentari Pdl in Campania che, come ha spiegato la portavoce del gruppo a Montecitorio Mara Carfagna, chiede un 'Piano Marshall' per bonificare e risanare l'area tra Napoli e Caserta, dove si concentra l'attività illegale di sversamento gestita dalla camorra.

"E' una situazione drammatica -ha osservato il senatore e coordinatore regionale del partito, Francesco Nitto Palma- con danni incalcolabili all'ambiente e alla salute dei cittadini. Uno stato di cose determinato dalla criminalità organizzata e dall'assenza di controlli da parte dello Stato. I cittadini di quella zona sono le vittime ed è profondamente sbagliato parlare di connivenze con la malavita organizzata".


"Per decine di anni - ha aggiunto Carfagna - la Campania è stata lo sversatorio dei rifiuti tossici provenienti prevalentemente dal Nord Italia, con la complicità della criminalità organizzata. Una situazione di emergenza va affrontata con una risposta straordinaria, per questo abbiamo predisposto un impianto normativo per una legge speciale, con l'auspicio che possa essere condivisa e sostenuta da tutte le forze politiche perché questa è una battaglia che non ha colore politico".


"Le bonifiche - ha aggiunto la portavoce dei deputati Pdl - riguarderenno circa il 5% dell'intero territorio regionale. Per fare fronte a questo piano straordinario, serviranno dei fondi e noi abbiamo previsto un meccanismo per utilizzare i beni confiscati e sequestrati alla criminalità organizzata e un meccanismo per utilizzare al meglio i fondi europei. Prevediamo inoltre una sorta di task force giudiziaria e amministrativa per evitare le infiltrazioni camorristiche negli appalti relativi alle bonifiche".


Primo passo, ha spiegato Paolo Russo, è fare un censimento delle aree inquinate, delimitandole rispetto ai fondi integri non inquinati, dove possano andare avanti le coltivazioni agricole e gli allevamenti "per tutelare l'eccellente filiera agro-alimentare campana. Ovviamente sarà necessaria una struttura centralizzata per la gestione e il controllo degli appalti: il modello Expo di Milano mi pare particolarmente efficiente. Da soli non ce la faremo mai a controllare l'accensione dei fuochi tossici o lo sversamento e
l'interramento abusivo dei rifiuti. Occorre coinvolgere le Forze Armate con il presidio e il pattugliamento del territorio".


Sul fronte del reperimento dei fondi, il Pdl intende ricorrere "alle risorse derivanti dalla confische per mafia. Un bel pacchetto di risorse -ha proseguito Russo - che lancia un messaggio etico: sottrarre i beni alla criminalità organizzata per risanare i territori vandalizzati dalla malavita". Altri finanziamenti, ha concluso Russo, potranno arrivare dal Fondo di sviluppo e coesione, sottraendo il calcolo delle risorse utilizzate per il risanamento del territorio, dai vincoli del Patto di stabilità