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Roma: contro le maculopatie cento visite gratuite al Policlinico Umberto I

Informare sulla degenerazione maculare legata all'età è l'obiettivo dell'incontro pubblico che si terrà domani, 8 maggio, dalle 17 alle 19 al Centro maculopatie del Dipartimento di scienze oftalmologiche del Policlinico Umberto I di Roma. I primi cento partecipanti potranno prenotare una visita oculistica gratuita: un esame della vista da parte di personale medico e sanitario specializzato nella diagnosi precoce delle maculopatie, con l'ausilio di nuovi strumenti diagnostici specifici.

La degenerazione maculare legata all'età - che si manifesta con distorsione delle immagini, calo del visus e perdita della visione centrale - è la prima causa di cecità legale nei Paesi industrializzati e la sua incidenza è destinata a crescere nei prossimi anni a causa dell'invecchiamento della popolazione. Ne soffre circa un milione di italiani: oltre 260.000 sono colpiti dalla forma più grave, quella neovascolare, che registra oltre 35mila nuovi casi ogni anno, dei quali 3.500 solo nel Lazio.

«Lo scopo principale dell'incontro al Policlinico – afferma Lia Giustolisi, responsabile del Centro maculopatie – è fornire più informazioni possibili su prevenzione, sintomatologia, metodiche diagnostiche e possibilità terapeutiche della degenerazione maculare legata all'età. Questa patologia provoca un deterioramento progressivo della macula, la parte più centrale della retina, responsabile della visione distinta: per questo risulta impossibile compiere anche le più semplici attività quotidiane, come la possibilità di svolgere lavori domestici, di guidare, di usare il telefono, di maneggiare il denaro».

Conoscere la malattia è fondamentale per riconoscerla e affrontarla prima che sia tardi. «Al Policlinico - dice il direttore generale Domenico Alessio - disponiamo delle più innovative strumentazioni diagnostiche e strategie cliniche e terapeutiche per questa patologia; quanto più precocemente viene individuata e trattata, maggiori sono le possibilità di salvare la vista».