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Enpam rassicura «Pro rata sarà rispettato»

I medici e gli odontoiatri iscritti all'Enpam possono dormire sonni tranquilli, «perché la Fondazione Enpam ha sempre rispettato il principio del "pro ratà". In occasione dell'ultima riforma, per esempio, è stato stabilito che la parte di pensione maturata fino al 31 dicembre 2012 verrà calcolata con i vecchi criteri. La nostra sostenibilità dimostrata, tiene conto del fatto che non siamo andati a toccare il valore dei contributi già versati». Ad assicurarlo è Alberto Oliveti, presidente della cassa di previdenza della categoria (354.993 iscritti attivi e 95.426 pensionati secondo i dati 2013). interpellato dall'Ansa sulle eventuali ricadute della sentenza della Corte di Cassazione (17892/2014) che ha vanificato la clausola di salvaguardia contenuta nella legge di Stabilità confermando il pro rata per il calcolo retributivo per le pensioni in buona parte già maturate. «Ogni cassa di previdenza ha la sua peculiarità legata alla modalità di lavoro e al tipo di professione. La gestione previdenziale della cassa - spiega ancora Oliveti - è infatti una declinazione previdenziale delle modalità lavorative. In altre parole, lavoro e previdenza sono due facce collegate e interconnesse della stessa medaglia. Quindi bisogna partire dal lavoro. Alcuni hanno profili e aspettative previsionali di tenuta e altri possono andare incontro a criticità. È evidente che queste peculiarità poi si ripercuoteranno sugli equilibri di cassa. Quindi, nella proiezione generale per le casse, saranno più rilevanti le specificità che nascono dal lavoro piuttosto che le regole di gestione delle casse. Queste - conclude il presidente Enpam - essendo abbastanza comuni, secondo me sono solide, di garanzia, e comparabili per efficacia con quelle dei pari soggetti europei».