Notizie-Flash

Antibiotici innovativi: Cubist Pharmaceuticals sbarca in Italia

L'azienda biofarmaceutica americana Cubist Pharmaceuticals, leader nel settore degli antibiotici innovativi negli Usa, sbarca in Italia e punta sul nostro Paese per nuovi investimenti, in ricerca e risorse umane, nello sviluppo e la produzione di nuove molecole per il trattamento delle infezioni ospedaliere. «Sono 25 anni che non ci sono nuove classe di antibiotici o molecole contro i batteri Gram negativi - spiega Roberto Florenzano, Country manager Italia di Cubist - Molte aziende non sono piu' interessate a questo settore mentre noi ci puntiamo con diverse molecole innovative,due in fase di approvazione da parte dell'Ema e che speriamo possano arrivare anche in Italia nel 2016».

Sbarco in Italia. Cubist non ha una linea produttiva nel nostro Paese ma si appoggia già a sei aziende partner. «Stiamo costruendo un nuova realtà in Italia, c'è un team di 12 persone che lavora su queste linee produttive, ma se il percorso autorizzativo con l'Aifa andrà a buon fine, puntiamo ad assumere 40-50 persone per tutta la nostra organizzazione». Cubist finora non ha mai avuto una presenza diretta in Ue, ma ha commercializzato le proprie molecole attraverso partnership con altre aziende. «Il fenomeno delle multiresistenze dei comuni batteri - precisa Florenzano - con un'incidenza particolarmenteelevata in Italia dove sfiora il 30-40%, fa aumentare il "medical need". Anche per questo motivo l'Italia è uno dei primi Paesi nei quali intendiamo consolidare il nostro progetto di espansione». Attualmente sono quattro i farmaci di Cubist in commercio negli Usa: due di questi sono disponibili sul mercato italiano attraverso partnership commerciali. Attraverso il piano internazionale l'azienda ha in programma di commercializzare direttamente i nuovi farmaci in Europa e nello specifico in Italia. Al momento infatti Cubist ha all'esame dell'ente regolatorio europeo Ema due importanti molecole, per le quali si attende il via libera nel 2015. «Abbiamo iniziato un dialogo con l'Aifa - afferma Roberto Florenzano, Country manager Italia di Cubist - e abbiamo avuto un'incoraggiante apertura. Per ora non siamo in Farmindustria perché non abbiamo ancora un'autorizzazione al rilascio dei farmaci, che dovrebbe arrivare a fine anno».

Più occupazione in Italia. La scelta strategica di entrare sul mercato italiano per Cubist significa «portare investimenti, creare occupazione, ricerca clinica, lavorando a stretto contatto e in collaborazione con istituzioni ed esperti infettivologi italiani - suggerisce Florenzano - che sappiamo essere un'eccellenza a livello internazionale. Oltretutto Cubist ha investito e continua ad investire nel nostro Paese centralizzando in Italia gran parte della sua produzione: infatti, collaborando con importanti aziende manufatturiere chimico-farmaceutiche, ha portato e continua a portare in Italia grossi investimenti per creare impianti ex novo o adeguare impianti esistenti. Per fare un esempio, il principio attivo del farmaco più importante di Cubist viene prodotto in Italia per tutto il mondo».
Due settimane fa, il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il ministro della Salute Beatrice Lorenzin hanno incontrato a palazzo Chigi i big mondiali del settore farmaceutico che operano in Italia: «Noi non c'eravamo - conclude Florenzano - ma vorrei davvero raccontare a Renzi il nostro progetto, finalmente in Italia si respira un'aria nuova e questo è un bene».