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Trasporto neonatale, le best practice internazionali in rassegna al Gaslini

Da venerdì 23 gennaio a domenica 25 il Cisef, "Centro internazionale di studi e formazione Germana Gaslini" di Genova ospiterà il congresso: "Transport of high risk neonates, excellence in perinatal medicine: when skills make the difference" ("Il trasporto di neonati ad alto rischio, eccellenza in medicina perinatale: quando le competenze fanno la differenza").

«Si tratta del primo congresso realizzato in Europa dedicato interamente al Trasporto Neonatale – spiega Luca Ramenghi, direttore dell'Uoc Patologia Neonatale dell'Istituto G. Gaslini – un congresso in lingua inglese, arricchito da 22 presentazioni scientifiche di specifiche esperienze sul trasporto neonatale, realizzate in altrettanti paesi europei ed extraeuropei. Un momento di confronto importante per elaborare una prima definizione delle problematiche più frequenti e come gestirle al meglio, ricordando che l'espressione professionale nel trasposto neonatale è ad alto rischio: solo i neonatologi più esperti sono in grado di operare in questo campo. In particolare durante il congresso si esamineranno le difficoltà tecniche maggiori che si riscontrano nel gestire la ventilazione meccanica in areo e elicottero oltre che in ambulanza, sempre nell'ottica di salvaguardare le funzioni vitali, cercando di proteggere l'organo più importante del neonato che è il cervello».

«Il trasporto neonatale si è ampiamente sviluppato nel corso degli ultimi 25 anni diventando una pietra miliare della moderna medicina perinatale» spiega Carlo Bellini, responsabile del Trasporto neonatale all'interno dell'Uoc Patologia neonatale dell'Istituto G. Gaslini. «La centralizzazione dei parti ad alto rischio, in strutture di eccellenza come il Gaslini, è di grande beneficio per gli esiti neonatali, quando ciò non è possibile l'efficienza del trasporto neonatale rappresenta una risorsa inestimabile» continua Bellini. Inoltre, nuove opzioni diagnostiche e terapeutiche (es ipotermia) renderanno i Centri di terapia intensiva neonatale insieme alla Medicina legata al Trasporto neonatale una disciplina in continua evoluzione.
«Il progresso della medicina pediatrica si sta indirizzando sempre più verso la centralizzazione delle iper specializzazioni – spiega Paolo Petralia, direttore generale dell'Istituto Gaslini e presidente dell'Aopi (Associazione ospedali pediatrici italiani) - e quindi anche la necessità di trasferimenti e di trasporti in utero del feto e/ o del neonato sarà sempre più necessaria e inderogabile verso quegli ospedali pediatrici di eccellenza, dotati di punto nascita e delle adeguate terapie intensive e chirurgiche di settore (neurochirurgia, cardiochirurgia, chirurgia pediatrica ecc), come l'Istituto scientifico pediatrico Giannina Gaslini. Tutto ciò non può prescindere dal lavorare in rete dei professionisti e delle aziende sanitarie territoriali per assicurare prestazioni sempre più appropriate e sicure a tutti i livelli».