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Enpam: con la busta «arancione» on line il calcolo delle pensioni

Arriva la busta arancione con l'estratto conto pensionistico dell'Enpam, l'Ente previdenziale di medici ed odontoiatri. I professionisti da oggi potranno sapere quanto prenderanno di pensione, semplicemente entrando nella propria area riservata sul sito. Per il presidente della cassa, Alberto Oliveti, «con la possibilità di simulare la rendita futura, l'Enpam conferma il suo impegno nel costruire un rapporto trasparente e solido con i propri iscritti. Era un obiettivo che ci eravamo posti e che oggi raggiungiamo. Grazie a una maggiore consapevolezza i medici potranno fare scelte responsabili per tempo».

Sono oltre 70.000 i camici bianchi (medici di famiglia, pediatri e convenzionati della continuità assistenziale e del 118) che potranno ottenere via web «un quadro pensionistico completo. Per loro sarà possibile visualizzare tutte le tre parti che compongono la pensione: quella del Fondo di medicina generale, quella legata al contributo minimo obbligatori e quella maturata con l'eventuale attività libero professionale».
L'iniziativa, ricorda l'Enpam, prende il nome dalla busta arancione, che in Svezia viene inviata a tutti i lavoratori per tenerli informati su quanto stanno accumulando per la vita post-lavorativa. «La busta arancione - prosegue Oliveti - è il nostro modo per dare agli iscritti, soprattutto ai giovani, una prova tangibile che la pensione la prenderanno di sicuro. Le
simulazioni individuali, infatti, sono realizzate con gli stessi parametri con i quali è stata calcolata la nostra sostenibilità a oltre mezzo secolo».

Il simulatore permette di visualizzare tre diverse ipotesi: la prima è calcolata sulla media dei redditi percepiti fino ad oggi, la seconda si basa sulla media contributiva degli ultimi tre o cinque anni, mentre nella terza ipotesi si prevede di continuare ad avere, da adesso all'età pensionabile, il reddito dell'ultimo anno. Finora, conclude l'Enpam, «le ipotesi di pensione erano disponibili sul sito internet dell'Enpam solo per la quota A e i redditi da libera professione. Un servizio che ha già riscosso un enorme successo, giacché soltanto nel 2014 sono state più di 300mila le simulazioni evase online».