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Nutraceutica, Ims health: in Italia la spesa ha raggiunto i 2,4 mld (+8,2%)

L'Italia è uno dei mercati europei più maturi nel settore della nutraceutica: nel 2014 la spesa ha raggiunto i 2,4 miliardi di euro e il mercato è cresciuto dell'8,2% rispetto a una media europea del 7,5%. E' quanto emerge dall'analisi di Ims Health Italia, presentata in occasione del III Nutraceutica Forum che si è tenuto oggi a Milano.

I consumatori italiani sono particolarmente propensi all'utilizzo dei prodotti nutraceutici (intesi come i prodotti Otc non registrati in forma orale): nel 2014, infatti, la loro spesa pro capite ha raggiunto i 41 euro, a fronte dei 33 euro spesi, per esempio, dai vicini austriaci e belgi, per una media europea che si assesta a 27 euro. Secondo le rilevazioni di Ims Health, il mercato della nutraceutica nei Paesi europei considerati vale 5,3 mld e cresce a valori di quasi il 7% all'anno.

In Italia le prime 5 categorie del mercato nutraceutico rappresentano quasi il 70% del valore totale e crescono con un tasso medio del 7,6%. Tra le categorie con il tasso di crescita maggiore in 3 anni si trovano i prodotti cardio-vascolari (+9,6%), i prodotti per il sistema urinario (+9,8%) e i prodotti gastro-intestinali (7,9%).
A livello regionale sono Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna a coprire da sole quasi il 30% del totale a valore del mercato nutraceutico. Chiudono Trentino Alto Adige (1,7%), Umbria (1,5%) e Basilicata (0,6%).

Per quanto riguarda i canali, in Italia la farmacia si conferma essere il canale d'elezione per i prodotti nutraceutici veicolando infatti quasi il 90% del totale vendite.

«Il mercato nutraceutico si caratterizza per il proprio approccio competitivo focalizzato da una parte sull'innovazione di prodotto – ha dichiarato Lorenzo Brambilla, director Consumer Health di Ims Health Italia – e dall'altro sulla comunicazione sia diretta al consumatore attraverso la pubblicità che nel punto vendita con attività di trade marketing. E' un mercato che cresce anche perché questi prodotti sono spesso utilizzati in associazione alle terapie o come strumento di prevenzione, tendenza che ha implicazioni importanti nella sfera comunicativa tra medico, farmacista e paziente».


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