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Cure transfrontaliere: la Lombardia lancia il portale multilingue

Direttiva cure trasfrontaliere, la Lombardia si attrezza con il portale www.takecarelombardia.it , con il patrocinio del Consiglio regionale. L’iniziativa ha l’obiettivo di offrire ad italiani e stranieri residenti o di passaggio in Lombardia informazioni in sei lingue sui servizi sanitari esistenti per tutte le patologie, a cominciare però da quelle rare. Per la prima volta in Italia il portale riunisce sia le strutture sanitarie che le associazioni dei pazienti che operano sul territorio e possono proporre ai pazienti un aiuto e un punto di socializzazione. «Anche dopo Expo 2015 sarà via via sviluppato con altre associazioni e altre lingue, vogliamo dare tendenzialmente risposte a tutti i pazienti in visita in Lombardia», afferma il Consigliere Stefano Carugo, sottolineando che la Regione ha dato il patrocinio all'iniziativa, guardando lontano.
La direttiva transfrontalieri 52/2012 e il Patto Salute 2014 chiedono alle Regioni di istituire senza investimenti aggiuntivi punti di contatto dove convergono, posando su un'infrastruttura informatica, le informazioni sui centri che erogano le cure a cittadini forestieri in visita in Italia.
«Nell'architettura scelta in Lombardia - dice Carugo - ci sono le associazioni e le strutture in un'unica vetrina tradotta in tutte le sei lingue per ora scelte».
Uno strumento reso possibile grazie all'ausilio delle associazioni e di professionisti che hanno lavorato allo stesso. Nessun costo per le casse dello Stato perché lo strumento è stato interamente finanziato con fondi privati, primi tra tutti quelli della società Pfizer che ha voluto sostenere il progetto di rilevanza internazionale con un contributo non condizionato.
Il portale in sei lingue , russo , cinese, inglese o francese, spagnolo o italiano è stato progettato in occasione di Expo 2015 ed è stata inserita, unico sito di promozione sanitaria, anche nel portale E015 digital ecosystem dal portalewww.expo2015.org .
Il funzionamento è semplice e anonimo. È sufficiente indicare alcuni dati, scegliere la patologia e la lingua parlata e il sistema fornisce le strutture e le associazioni che possono offrire un servizio nell’idioma del paziente. «Il portale è stato salutato con favore dalle associazioni di pazienti rari che sono i più vulnerabili. Per questo la maggior parte delle organizzazioni che hanno aderito sono quelle dei malati rari», spiega il presidente dell'Associazione Amar Pino Perini.


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