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Esmo lancia il primo «Women for oncology award»

Raggiungere posizioni apicali per una donna è più arduo e impegnativo rispetto a un uomo, anche in campo oncologico: ancora oggi in Europa poche ricoprono ruoli dirigenziali all’interno di ospedali, centri di ricerca, associazioni professionali o società scientifiche. Una recente indagine ha attestato che solo 5 tra le 24 società scientifiche nazionali e internazionali considerate sono presiedute da donne. Inoltre, stando ai dati riportati, anche il numero di relatrici agli eventi congressuali internazionali è ridotto, nel 2014 meno di un terzo rispetto al totale era donna.

Per abbattere le barriere e i pregiudizi che limitano l’accesso delle donne, a qualifiche e posizioni apicali ricoperte maggiormente dai colleghi uomini, seppur a parità di meriti e diritti, c’è un nuovo premio che sostiene e riconosce il valore professionale femminile in oncologia. Si chiama “ESMO Women for Oncology (W4O) Award” ed è stato voluto da ESMO (European Society for Medical Oncology), società professionale e scientifica pioniera in ambito europeo in questa azione di sensibilizzazione alle pari opportunità per i medici oncologi. Questo premio onora ogni socio – uomo o donna – che abbia incoraggiato e promosso il contributo scientifico, professionale e umano della figura femminile in ambito oncologico, favorendone l’ascesa professionale.

La vincitrice di questa prima edizione è Enriqueta Felip, oncologa spagnola a capo del gruppo di studio e cura dei tumori toracici del Vall d’Hebron University Hospital di Barcellona (Spagna), che già nel 2013, nel corso del Congresso ASCO, aveva messo in luce l’esistenza di un profondo gap numerico di oncologhe in posizioni apicali, così incentivando anche l’istituzione di un network internazionale costituito da donne oncologhe, meritevoli e motivate all’affermazione professionale.
«L’ESMO Women for Oncology Award – dichiara Fortunato Ciardiello, ordinario di Oncologia medica presso la Seconda Università degli Studi di Napoli e Presidente eletto ESMO - è un legittimo riconoscimento a chi, con il proprio lavoro, sta contribuendo a cambiare questo scenario europeo di forte disuguaglianza di opportunità professionali tra i due sessi. Nonostante molte donne oncologhe dimostrino, nell’attività quotidiana, enorme professionalità, talento e dedizione, queste qualità fondamentali per la pratica medica sono spesso ignorate o sminuite. E' un punto critico per l’oncologia, e anche in altri ambiti, perché non limita solo la crescita professionale individuale ma interferisce anche con il raggiungimento degli obiettivi comuni alla comunità scientifica».

Il W4O Award rappresenta un punto di partenza per la diffusione di una cultura di pari opportunità e sviluppo professionale senza frontiere di genere. «Con lo stesso entusiasmo e obiettivo, è stata istituita la ESMO Women for Oncology Task Force, un gruppo di valenti colleghe oncologhe, impegnate a sostegno delle pari opportunità per le donne che stanno costruendo una carriera in oncologia», conclude Ciardiello.
A fronte del sostegno del valore femminile, ESMO annovera fra i suoi membri quasi il 39% di donne, con un trend in crescita fra le professioniste più giovani che hanno superato il 51% di presenze.


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