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Veneto: ranger per difendere l’ospedale di Vicenza dai furti. Zaia: «Bene la Asl, ma Roma si vergogni»

L'ospedale San Bortolo di Vicenza ha deciso di dotarsi di un servizio di vigilanza privato per porre fine ai frequenti episodi di piccola criminalità, soprattutto furti, che si sono verificati ai danni di pazienti e personale negli ultimi anni. Un decisione che potrebbe anche aprire un dibattito istituzionale, a commento di tutto questo, infatti il presidente della Regione Luca Zaia ha commentato in una nota della Regione: «Adesso ci tocca difendere con i ranger, naturalmente pagati dalle tasche dei veneti, anche gli ospedali da ladri e balordi. Bene hanno fatto a Vicenza a prendere questa decisione, perché nulla vale di più della tranquillità di malati e personale sanitario. Assodato che anche in tema di sicurezza il Governo latita, mi auguro che almeno si vergogni. È uno sconcio che ci si debba autodifendere anche in ospedale».

Stato distratto
«So bene – aggiunge Zaia – che al San Bortolo c'è un posto di Polizia, e ringrazio i pochi agenti che vi sono destinati per l'abnegazione con cui svolgono il loro lavoro. Ma evidentemente l'impegno di questi uomini non basta: andrebbero aiutati e rinforzati dal governo, che non lo fa, anzi ne taglia le risorse. Allora lo facciamo noi, lo fa in questo caso l'azienda sanitaria vicentina, ma siamo arcistufi di doverci sempre più spesso sostituire, dove non ci è vietato dalle leggi nazionali, ad uno Stato sempre più distratto dal dilagare dell'insicurezza e della delinquenza».


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