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Commercialisti, no sanzioni sistema tessera sanitaria

Mitigare, o sospendere le sanzioni previste, pari a 100 euro per ogni comunicazione, «in caso di omessa, tardiva o errata trasmissione dei dati da indicare nelle comunicazioni al Sistema tessera sanitaria», a partire dal primo gennaio 2016. Questa, a giudizio del presidente del Consiglio nazionale dei Commercialisti, Gerardo Longobardi, la misura da adottare, in vista della «implementazione nel modello 730 precompilato» delle spese mediche, sanitarie e di assistenza (che danno diritto a deduzioni dal reddito, o a detrazioni dall'imposta, ndr), i cui dati verranno inviati al Sistema Tessera sanitaria da «medici, odontoiatri, aziende sanitarie locali e ospedaliere, istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, policlinici universitari, farmacie, presidi di specialistica ambulatoriale, altri presidi e strutture accreditati». Durante l'audizione di stamattina nella Commissione bicamerale di vigilanza sull'Anagrafe tributaria, Longobardi ha sostenuto che «per i medici non ancora accreditati presso il Servizio sanitario nazionale i nuovi obblighi comunicativi comportano un aggravio delle procedure che, il più delle volte, sarà a carico dei professionisti che li assistono» negli adempimenti fiscali. Pertanto, il presidente dei Commercialisti ha detto ai parlamentari di augurarsi che «il rilascio delle credenziali per l'accesso al Sistema Tessera Sanitaria, insieme a tutti gli applicativi e alle istruzioni necessari per la trasmissione telematica dei dati, possa avvenire al più presto».


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