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Parafarmacie, ecco perché conviene liberalizzare fascia C

La Confederazione unitaria delle libere parafarmacie italiane aderente al Movimento nazionale liberi farmacisti, ribadisce oggi in una nota la «necessità per il Paese di liberalizzare i farmaci di fascia C. Le audizioni che si sono tenute a dicembre in Senato hanno evidenziato, se ce ne fosse bisogno, come nessuna motivazione valida sia in grado d'impedire la liberalizzazione dei farmaci con obbligo di ricetta pagati direttamente dai cittadini», scrive la Confederazione. Inoltre, «gli interventi hanno evidenziato come un largo fronte si sia espressa per la liberalizzazione. Numerose associazioni di consumatori, Antitrust, la Commissione Europea e perfino istituzioni monetarie internazionali si sono espressi per un maggior impulso ai processi di liberalizzazione e nello specifico per l'apertura reale del mercato della distribuzione dei farmaci. A questo punto la palla passa al Senato che, se saprà svincolarsi dagli interessi corporativi e dai «patti» scritti a difesa d'interessi meramente elettorali, non potrà che inserire nel Ddl concorrenza la possibilità per le parafarmacie di dispensare farmaci con obbligo di ricetta pagati dai cittadini».

È un provvedimento «necessario per la crescita perché porterebbe nuova occupazione, nuovi investimenti e soprattutto risparmi per i cittadini, questo aldilà delle forzate teorie tese a sconfessare tali benefici. L'invito - conclude la nota - è rivolto ai senatori perché guardino agli interessi reali del Paese, perché non si lascino «irretire» da chi cerca in ogni modo di difendere un privilegio ormai obsoleto e non giustificato».


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