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Meningite in Toscana, martedì 9 febbraio vertice al ministero tra Saccardi, Lorenzin, Aifa e Iss

Ancora un caso di meningite in Toscana. In ordine di tempo, l'ultima ad essere colpita è una donna di 52 anni, ma dal 2015 i casi sono saliti a cinquanta, dodici solo dall'inizio dell'anno e di questi, dieci da meningicocco di tipo C. I morti finora sono stati nove, sette l'anno scorso e due quest'anno. Il numero è tale che comincia a fare paura tra la popolazione, almeno a giudicare dall'impennata della richiesta di vaccini. Domani Stefania Saccardi, assessore regionale alla salute, sarà al ministero per un confronto con il ministro Beatrice Lorenzin; con loro anche i vertici di Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco e dell'Istituto superiore della sanità. Saccardi non nega la preoccupazione per la diffusione degli agenti patogeni.

La Regione ha ampliato la vaccinazione, gratuita per tutti fino ai 45 anni, estendendola anche agli studenti fuori sede che si trovano nella regione. Per quanto riguarda gli over 45 invece, per il momento, la vaccinazione avviene dietro pagamento di un ticket. Per chi ha più di 65 anni inoltre, secondo quanto riferito dalla stessa Regione, non esistono studi sull'effettiva efficacia.

Resta tuttavia significativo anche il numero delle persone colpite over 50. La scorsa settimana ad Empoli è stato ricoverato un uomo di 75 anni in gravi condizioni e un 71enne a Prato. I due morti del 2016 sono un uomo di 58 anni e una donna di 65. La zona toscana più colpita si estende tra Firenze, Prato, l'area pisana ed empolese fino alla Valdinievole nel pistoiese. Anche l'ultimo caso, quello della donna cinquantenne ricoverata nel reparto malattie infettive dell'ospedale fiorentino di Careggi, riguarda una persona che risiede a Campi Bisenzio, comune della cintura fiorentina e che lavora a Montelupo. Sono migliorate invece le condizioni di due ragazzi, un fiorentino di 23 anni e un'americana di 22, che erano stati ricoverati in terapia intensiva negli ospedali di Bagno e Ripoli e Firenze.

Il ripetersi di casi, a distanza ravvicinata uno dall'altro, ha portato ad una vera e propria corsa ai vaccini, che cominciano a scarseggiare: in alcune farmacie ci sarebbero già liste di attesa, anche se al momento la Regione ha cercato di farvi fronte. Dosi potrebbero arrivare dall'estero, l'Agenzia italiana del farmaco ha già importato confezioni. Domani, al ministero, con ogni probabilità si farà il punto anche su questo.


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