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Ricetta elettronica, occhio alla privacy

Da domani 1 marzo 2016 tutte le farmacie del territorio nazionale saranno in grado di accettare la ricetta elettronica. È quanto previsto dal Dpcm 14.11.2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31 dicembre, in attuazione del DL 179/2012.

Dopo la fatturazione elettronica nei confronti della Pa e tra i privati, la scuola 2.0 e il Piano Banda Ultra Larga, sembra chiaro che lo sviluppo passi attraverso la strada digitale.

«Il percorso intrapreso - spiega Luigi Caruso, presidente del Gruppo Cmt - porta al miglioramento dei servizi alle imprese ed ai cittadini per un rapporto sempre più efficiente, chiaro e trasparente con la collettività. In questo contesto la Sanità ricopre un ruolo primario».

I nuovi obblighi
Dopo la ricetta elettronica, tra i nuovi obblighi per il 2016: i flussi per i 730 precompilati, il Fascicolo e il Dossier sanitario elettronico.

Grazie al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 178 del 29 settembre 2015, contenente il Regolamento in materia di Fascicolo Sanitario Elettronico (Fse), il 2016 sarà l'anno del Fascicolo e del Dossier Sanitario Elettronico che, secondo il Politecnico di Milano, porterà consistenti risparmi sulla spesa pubblica. Si stima che le strutture sanitarie potrebbero risparmiare circa 3,8 miliardi l'anno: circa 2,2 miliardi grazie al Fascicolo Sanitario Elettronico.

Gli adempimenti normativi possono rappresentare l'inizio di un percorso coerente, che parte dall'adeguamento e arriva a realizzare un eco-sistema di servizi digitali per gestire in modo strutturato tutte le comunicazioni nel settore sanitario nei confronti dei cittadini.

«Gli adempimenti relativi al Dossier Sanitario e al Fascicolo Sanitario Elettronico - continua Caruso - rappresentano delle preziose opportunità per le Aziende sanitarie private e pubbliche per delineare strategie più vaste di digitalizzazione dei processi: una strada in grado di rendere in rapporti con i propri pazienti più efficaci e personalizzati. Particolate attenzione, infine, va rivolta alla sicurezza dei dati trattati e alla privacy, che in ambito sanitario sono aspetti di particolare rilevanza».


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