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Infermieri in ambulanza senza medico, l’Emilia Romagna vara le linee guida

Gli infermieri dell'Emilia-Romagna potranno essere impiegati anche in ambulanza, sulla base di procedure omogenee su tutto il territorio regionale, senza invasioni di campo rispetto alle competenze dei medici, ai quali spetterà l'ultima parola in caso di margini di dubbio. La Giunta regionale scende in campo con una delibera sulle funzioni “avanzate” degli infermieri di emergenza-urgenza, che sono già costate la sospensione da parte dell'Ordine dei medici anche a dirigenti del 118 di Bologna. Con la delibera, approvata oggi, la Giunta dell'Emilia-Romagna ha deciso di istituire linee guida valide in tutta la regione, delineando ora indirizzi generali mentre i contenuti saranno definiti entro il 30 aprile da uno specifico Gruppo regionale di validazione, già operativo e composto da professionisti italiani e internazionali esperti in metodologie avanzate nel campo degli interventi di emergenza. «Stiamo cercando di fare in modo - sottolinea l'assessore regionale alla sanità, Sergio Venturi - che i medici, gli infermieri e tutti gli altri professionisti del sistema sanitario lavorino insieme, convinti come siamo che la sempre maggiore qualità della nostra sanità dipenda dalla collaborazione fra coloro che vi lavorano e operano quotidianamente e non dalla contrapposizione».

La decisione, spiega la Regione in una nota, è improntata alla necessità di fare chiarezza in un ambito delicato, «con una consapevolezza: la professione degli infermieri è oggi molto cambiata. Gli infermieri non sono più figure professionali ausiliarie rispetto ai medici, ma professionisti dotati di autonomia, con proprie e specifiche competenze. E tutto questo deve essere valorizzato - sostiene la Regione con il provvedimento oggi adottato - anche sulla scorta di altre esperienze in campo internazionale, che hanno dimostrato l'importanza dell'intervento dell'infermiere per aumentare le possibilità di vita dei pazienti».


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