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Apre al Sant’Orsola di Bologna un’area pediatrica per i casi più complessi

Un “reparto nel reparto” per assicurare ai casi più complessi ma che non necessitano della Terapia intensiva di essere curati in assoluta sicurezza accanto ai propri genitori
Un piccolo reparto nel reparto. Un’area intermedia dove assistere in totale sicurezza i bambini che pur non necessitando di un ricovero in Terapia intensiva presentano un quadro clinico complesso. È il nuovo servizio attivato all'interno dell'Unità operativa di Pediatria d'urgenza dell’Azienda ospedaliera Sant’Orsola Malpighi diretta da Filippo Bernardi, realizzato grazie ad alcune associazioni di volontariato ‘capitanate' da Pollicino, alle aziende Hera e Coswell e a tanti piccoli anonimi benefattori.
«Nella Pediatria d'Urgenza – spiega il professor Bernardi – vengono ricoverati circa 1.300 bambini all'anno, per lo più provenienti da Pronto Soccorso Pediatrico oppure trasferiti da altri reparti o ospedali. Tra di loro esiste una fascia di pazienti a rischio medio-alto di deterioramento clinico, con bisogno di monitoraggio non invasivo, di trattamenti terapeutici relativamente complessi e di maggiore assistenza medica ed infermieristica».
Sono bambini con malattie acute gravi, quali polmoniti con empiema, stato di male epilettico, setticemia, shock, emorragie digestive, gastroenteriti con impossibilità ad alimentarsi autonomamente, asma o bronchiolite, aritmie cardiache, avvelenamenti, intossicazioni, ingestione o inalazione di corpi estranei, trauma cranico. A questi si aggiungono anche bambini con patologie croniche complesse, spesso in ossigeno dipendenza e/o tracheostomizzati.
«Questi bambini – prosegue Filippo Bernardi - non necessitano di cure intensive in senso stretto, ma rischiano di finire in Rianimazione più per motivi di sicurezza che per reale necessità. Alla base di questa scelta vi è il riconoscimento della centralità del paziente e della sua famiglia, nella consapevolezza che la presenza dei genitori al letto del bambino ammalato sia altrettanto importante di una buona assistenza clinica». Da qui la scelta di aprire questa nuova area all'interno del reparto, che potrà contare su una dotazione complessiva di 8 posti letto.
Per la sua realizzazione sono state adattate quattro stanze a due letti già esistenti, con l'installazione di un doppio circuito di ossigeno e di una porta di separazione dal resto del reparto. Tra le dotazioni tecnologiche sono già stati acquistati 4 letti attrezzati con a fianco letto-poltrona per il genitore, mentre dovranno arrivare 4 letti bilancia per bambini fino a 6 anni, elettrificati, e 4 letti grandi elettrificati.
Fanno parte della dotazione dell'area, tra l'altro, anche 1 monitor multiparametrico per ogni letto con sistemi di monitoraggio non invasivi e trasmissione dati a più postazioni centralizzate, 1 carrello emergenze con defibrillatore semiautomatico da condividere con il reparto, 2 ventilatori per ventilazione non invasiva, 2 apparecchi per Ossigeno terapia ad alti flussi, 1 apparecchio per la mobilizzazione delle secrezioni, ecografo multidisciplinare in condivisione con il reparto e il Pronto soccorso.
Per avviare l'area è stata realizzata anche un'attività di formazione del personale medico e infermieristico. L'Unità operativa offre così una degenza di Pediatria con 20 letti a bassa intensità di cura, che dia continuità di accoglienza 24 ore su 24, e la nuova area in cui garantire la presa in carico fino a 4 pazienti con personale specificatamente dedicato e modulato in quantità proporzionale all'intensità del bisogno, più 4 pazienti che pur non avendo più bisogno di assistenza intensiva non possono ancora essere gestiti in ricovero ordinario.


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