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Ddl Concorrenza/ Centri odontoiatrici (Ancod) contro proposta Andi: «No a tariffe decise dagli Ordini»

«La libera concorrenza è necessaria nel settore delle cure dentali, pervaso da poca trasparenza contabile e da un livello di prezzi il più alto d'Europa che porta danni alla salute degli Italiani», dichiara Michel Cohen, presidente di ANCOD, Associazione Nazionale dei Centri Odontoiatrici, in merito a una proposta di ANDI su un emendamento al ddl lavoro autonomo che prevede che gli ordini decidano i prezzi delle prestazioni. ANDI in particolare propone che medici e odontoiatri siano vincolati da prezzi indicati dagli ordini in modo che l'ordine possa indicare il valore delle prestazioni correlando questo a standard minimi di qualità da rispettare.
Il presidente di ANCOD spiega: «Un'eventuale insensata, definizione dei costi delle prestazioni da parte degli Ordini è contraria a ogni principio di concorrenza italiano o europeo e va nella direzione opposta alla liberalizzazione. Tornando indietro di 20 anni. La definizione di prezzi non può di per sé definire uno standard di prestazione
Ma lo è invece la qualità dei medici e dei materiali e le attrezzature utilizzate, per i quali servono investimenti ormai importanti».
«Tutto questo, come già accaduto con alcuni emendamenti proposti ma poi rigettati nel Ddl Concorrenza mina la libertà del mercato nel settore a solo svantaggio dei cittadini – prosegue Michel Cohen – Tale tentativo altro non è che l'emanazione di un interesse corporativo su basi pretestuose, poiché controllando i prezzi l'ordine eliminerebbe la concorrenza».


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