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Trapianti rene e fegato, da Chiesi nuovo farmaco anti rigetto

Chiesi Farmaceutici rende disponibile in Italia un nuovo farmaco immunosoppressivo contro il rigetto post-trapianto di rene e fegato, a base di tacrolimus monoidrato, inibitore della calcineurina. Il farmaco (Envarsus®) – compresse da assumere per via orale una volta al giorno – è l'unico che utilizza la tecnologia MeltDose®, che aumenta la biodisponibilità del principio attivo assicurando un rilascio continuo e prolungato nell'arco delle 24 ore.
«La novità della terapia consiste nella sua formulazione che impiega una tecnologia di delivery del principio attivo altamente innovativa, MeltDose®, in grado di ridurre le dimensioni delle particelle di tacrolimus, consentendo così un assorbimento ottimale del principio attivo, ossia una minore variabilità nell'assorbimento rispetto alle altre terapie ad oggi disponibili», afferma il Professor Franco Citterio, Direttore dell'Unità trapianti di rene del Policlinico Gemelli di Roma. «La mono-somministrazione giornaliera per via orale facilita inoltre la gestione della terapia. Un vantaggio non indifferente se si pensa che la terapia antirigetto è per tutta la vita».

Il 2015 è stato un anno positivo per i trapianti d'organo solido in Italia, con un totale di 3.317 interventi eseguiti (67 in più rispetto al 2014 e 228 rispetto al 2013), di cui 1.877 di rene e 1.067 di fegato. Nonostante ciò, la disponibilità degli organi da trapiantare resta molto inferiore rispetto alla richiesta, con oltre 9.000 pazienti in lista d'attesa.
Dopo il trapianto, il sistema immunitario del paziente riconosce la diversità dell'organo trapiantato e può reagire attaccandolo (rigetto), compromettendone così la funzionalità, con conseguenze anche infauste per il paziente. Mantenere un livello adeguato di immunosoppressione è quindi fondamentale per prevenire il rigetto.
I passi avanti nella ricerca farmaceutica permettono oggi di garantire una più lunga sopravvivenza dell'organo trapiantato grazie a trattamenti altamente efficaci ed a modalità di assunzione semplificate.
«Tacrolimus monoidrato, con tecnologia MeltDose®, rappresenta un importante traguardo nell'area delle terapie immunosoppressive poiché si tratta di un farmaco efficace, ben tollerato e comodo da assumere. Questa caratteristica va a beneficio del paziente trapiantato, sia a livello clinico sia di gestione della terapia, poiché funzionale a favorirne l'aderenza - dichiara il Dottor Marco Zibellini, Direttore Medico di Chiesi Farmaceutici, che aggiunge -. Grazie alla nostra expertise pluridecennale nell'area dello special care e gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, possiamo oggi offrire ai pazienti trapiantati d'organo solido, rene e fegato, un'opzione terapeutica altamente innovativa. Il farmaco, già utilizzato in Europa, è oggi disponibile anche per i pazienti italiani».
Tacrolimus monoidrato, unico farmaco ad utilizzare la tecnologia di rilascio MeltDose®, sviluppata da Veloxis Pharmaceuticals, Inc. (Cary, USA) e già commercializzato da Chiesi in 17 Paesi europei, a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del 22 febbraio 2016 è oggi prescrivibile in Italia in fascia A, rimborsabile.


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