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La sfida dei reumatologi: una società senza dolore. Congresso a Roma dal 27 al 29 aprile

Da domani giovedì 27 fino a sabato 29 aprile, si svolgerà a Roma il XX congresso nazionale, presso l'Hotel Villa Carpegna, dal titolato “Malattie senza dolore”, con una serie di incontri e interventi per sondare e sviscerare ancor di più questa tema, per creare le basi per un approccio migliore al fine di poter assicurare un maggiore benessere a chi soffre. Parteciperanno grandi esperti italiani e internazionali per discutere sui nuovi farmaci, sulle nano particelle, sulle nuove terapie a disposizione della scienza, sulle implicazioni che ha la psiche nell'amplificare o nel ridurre il dolore.
Si è parlato di dolore, cronico, diffuso, disabilitante, che fa rassegnare, ripensare alla quotidianità e alla maternità con qualche punto interrogativo in più rispetto a chi non conosce questo sentire che affligge. Perché quando il dolore da acuto diventa cronico si trasforma in malattia: ne soffre il 26,7 % della popolazione.

Crel con le associazioni pazienti. Il congresso è stato presentato oggi al Senato da Stefano Stisi, presidente del Collegio reumatologi italiani con la partecipazione di Silvia Tonolo di Anmar e di Antonella Celano di Apmar.
Una società senza dolore è realmente possibile? Secondo il Collegio dei Reumatologi italiani, questo traguardo può e deve essere raggiunto. Quando si parla di dolore, spesso, erroneamente, si tende a generalizzare, ma in realtà le sue sfaccettature sono molteplici: ogni persona vive il dolore a modo suo ed è per questo che un obiettivo importante da raggiungere è dare il giusto valore all'ascolto del paziente, in questo caso reumatico.
ANMaR ha realizzato un'indagine insieme a ONDA sulla sintomatologia della malattia che ha coinvolto 719 persone con Artrite Reumatoide. I risultati hanno rivelato che il 53% ne risente a livello psico-fisico, il 50% nel desiderio sessuale, il 47% nelle relazioni interpersonali, il 35% autostima, il 18% nella normale vita di coppia, l'8% voglia di maternità.


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