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Al palazzo di Giustizia di Milano, street art “in toga” contro la violenza sulle donne

di Elisa Ajelli

Per la prima volta in Italia la street art viene chiamata a celebrare in un Palazzo di Giustizia italiano la giornata mondiale contro la violenza sulle donne: il 19 giugno alle 15 infatti un'opera dell'artista Frode (nome d'arte di Domenico Melillo, avvocato di giorno e street artist di notte) verrà collocata vicino ad altre di grandi artisti del ‘900 quali Fontana, Carrà, Fiume, Sironi, con cerimonia ufficiale e al cospetto delle istituzioni cittadine e nazionali.
Stop Violence Against Women è il titolo del lavoro di Frode, frutto del live painting compiuto nel corso della prima performance artistica mai realizzata prima in un Palazzo di Giustizia in Italia durante la giornata mondiale contro la violenza sulle donne, opera poi donata dall'artista al Comitato delle Pari Opportunità dell'Ordine degli Avvocati di Milano.
A Palazzo di Giustizia la street art entra quindi dalla porta principale, e non praticata su un muro laterale, proponendo l'argomento della violenza sulle donne come importante tematica nell'ambito del diritto. Si tratta di un traguardo civile, artistico e giudiziario, poichè afferma con forza che le donne devono essere padrone di se stesse e godere dell'uguaglianza giuridica e degli stessi diritti degli uomini, ovvero dei diritti civili di ogni essere umano; ogni mezzo, anche l'arte, è lecito per ricordarcelo benchè, duole dirlo, siano passati più di 50 anni dai primi movimenti femministi moderni.

Impegno e arte
L'artista è da sempre impegnato nel sociale ad affermare i valori di rispetto, civiltà e solidarietà nei confronti dei più deboli, anche operando all'interno di scuole, carceri, comunità, quindi il lavoro realizzato da Frode è certamente di valore intrinseco alla pari con lavori di artisti già celebrati ed esposti nel corso del ‘900 a Palazzo di Giustizia a Milano.
Nell'opera, che verrà collocata in Sala Eligio Gualdoni munita di targa identificativa, l'artista indaga l'animo femminile trasponendo la percezione interna della donna vittima di reato all'universo circostante. La tecnica di realizzazione ha previsto il solo utilizzo di strumenti elettivi della strada, quindi spray e rulli con bianco al quarzo per esterni; il supporto della tela è utilizzato sul lato grezzo, senza preparazione e senza fondo. Le linee a mano libera sono fortemente gestuali, mai ripetute, ma fondono sfumature eteree con tratti geometrici. Lo stile di Frode rappresenta un'evoluzione molto personale e gestuale della tecnica originariamente appresa che regala un effetto di spontaneità ed evidenzia il carattere “veloce” di realizzazione dell'opera, tipica degli artisti di strada.
Il binomio giustizia-street art permea totalmente la vita di Frode, che svolge la professione di avvocato -durante la quale si è trovato ad occuparsi di casi di donne vittime di violenza e di street artist accusati di imbrattamento- e che pratica la sua arte in ambito internazionale, dove è chiamato per lavori monumentali a cielo aperto, forte anche della sua notorietà per le collaborazioni svolte già dal 1993 con nomi altisonanti della moda e del design.
Durante la cerimonia saranno presenti il Comitato Pari Opportunità in persona del Presidente Avv. Biagioni e vicepresidente Avv. Cunteri, e l'Ordine Avvocati di Milano in persona del Presidente Avv. Remo Danovi, oltre a una tavola rotonda sui temi delle tutele penali nei confronti delle donne vittime di violenza.


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