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Asma e Bpco: a maggio la campagna di prevenzione di FederAsmaeAllergie

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Respiro corto, tosse, affaticamento e continui risvegli notturni. Sono questi i disturbi che accomunano l’asma e la Broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco), due importanti malattie respiratorie croniche protagoniste della seconda edizione della “Control’Asma&Bpcoweek”, la campagna di consulenze specialistiche gratuite che dal 21 al 25 maggio 2018 offrirà l’opportunità ai circa 8 milioni di italiani che soffrono di asma o di Bpco di effettuare una visita di controllo e ricevere informazioni utili per una migliore gestione della propria malattia presso i circa 50 Centri specialistici distribuiti su tutto il territorio nazionale.

Promossa da FederAsmaeAllergie Onlus - Federazione italiana pazienti, con il patrocinio della Società italiana di allergologia, asma ed immunologia clinica (Siaaic) e della Società italiana di pneumologia (Sip/Irs), e con il supporto non condizionato di AstraZeneca, l’iniziativa torna quest’anno con un’importante novità: la Bpco. Lo scorso anno sono stati più di 1.100 i pazienti con asma che hanno ricevuto consulenze gratuite, mentre la campagna 2018 si estende alle persone con Bpco, una frequente condizione patologica cronica dell’apparato respiratorio che solo in Italia colpisce tra il 6% e l’8% dei soggetti con età superiore ai 40 anni e che l’Organizzazione mondiale della sanità classifica come quarta causa di morte con la previsione che divenga la terza causa entro il 2020.

Obiettivo della Control’Asma&Bpcoweek è quello di sensibilizzare pazienti e opinione pubblica sui rischi connessi a due comuni patologie respiratorie, troppo spesso trascurate perché sottovalutate. Basti pensare che solo poco più della metà dei pazienti con asma (56%) assume farmaci in maniera continuativa e regolare, mentre il 44 % evita di prenderli o li sospende o ne cambia il dosaggio senza consultare il proprio medico. Tra i motivi più frequenti di non aderenza alle terapie emerge che il 33% dei pazienti pensa di stare meglio e di non averne più bisogno, il 21% crede che i farmaci servano solo quando si manifesta la difficoltà a respirare, infine il 18% è convinto che la malattia non richieda una terapia così prolungata.

«La mancata aderenza alle terapie - ha dichiarato Carlo Filippo Tesi, presidente FederAsmaeAllergie Onlus – Federazione italiana pazienti - è principalmente dovuta alla scarsa consapevolezza dell’importanza di seguire una terapia continuativa per una condizione cronica come l’asma o la Bpco. Iniziative come questa nascono dalla volontà di sensibilizzare quanto più possibile i pazienti, e non solo, su patologie con un forte impatto sulla qualità di vita, ma anche sui benefici di una corretta aderenza alle terapie, necessaria per controllare la malattia, migliorare il proprio stato di salute ed evitare ricoveri in pronto soccorso. In questo senso, oltre alle campagne di sensibilizzazione, fondamentale è il ruolo del medico: pneumologo, allergologo e medico di base sono tutti chiamati a spiegare a fondo ai pazienti la malattia, le sue conseguenze e le modalità più appropriate per trattarla e prevenire complicanze. Un paziente informato, che conosce la propria malattia, sarà un paziente più consapevole e certamente più aderente alle prescrizioni del medico».


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