Notizie Flash

Bayer: l'italiano Branchini premiato per la ricerca sull'emofilia

S
24 Esclusivo per Sanità24

Sono stati assegnati nel corso del Convegno mondiale della World Federation of Hemophilia, che si chiude oggi a Glasgow, in Scozia, i premi concessi nell'ambito del Bayer Hemophilia Awards Program (Bhap), uno tra i più grandi programmi di finanziamento della ricerca clinica e formazione che sostiene le nuove cure e la gestione delle persone affette da emofilia. I riconoscimenti sono andati ad Alessio Branchini, Italia, ricercatore dell’Università di Ferrara; Clay Cohen, Stati Uniti, ricercatore del Baylor College of Medicine di Houston, Texas; Jenny Margarita Palma Romero, Colombia, caregiver del Vihonco IPS (Institución Prestadora de Salud). Branchini ha ricevuto l'Early Career Investigator Award per il suo progetto che ha come scopo quello di sviluppare una nuova proteina di fusione tra il fattore IX e l'albumina con un migliorato profilo di emivita.

«Quest’anno - ha affermato il professor Mannucci, membro del comitato valutatore – il Bhap riveste un ruolo davvero importante, poiché una parte del Premio si è tinta dei colori del nostro Paese. E’ fondamentale che anche l’Italia concorra nella formazione di professionisti della cura dell'emofilia, supportando le opzioni di cura e trattamento di prossima generazione».

Nei 16 anni di storia del Bhap, Bayer ha assegnato oltre 290 premi a medici e operatori sanitari di 33 Paesi, per un totale di 35 milioni e ha contribuito a più di 400 pubblicazioni, presentazioni di poster e altre comunicazioni scientifiche da parte dei premiati.

«Siamo orgogliosi di riconoscere il lavoro dei tre vincitori e la speranza che i loro sforzi possano un giorno continuare a migliorare la gestione dell'emofilia – ha dichiarato Franco Pamparana, Direttore Medico Bayer Italia. La loro idea e dedizione – ha aggiunto - esemplificano l’impegno che il Bhap e Bayer rivolgono verso i disturbi della coagulazione».


© RIPRODUZIONE RISERVATA