Aziende e Regioni

Opg, torna la possibilità di gestione del privato

Ultima versione della riforma degli Opg; nel testo pronto per la Stato-Regioni e dopo le modifiche dei governtaori si riapre la strada alla privatizzazione e cambia faccia la titolarità delle strutture.


Dopo l'approvazione della riforma che prevede la chiusura entro il 2013 degli ospedali psichiatrici giudiziari, l'iter del decreto per definire i requisiti delle nuove strutture alternative è all'attenzione della conferenza delle Regioni.


L'ultimo testo del provvedimento messo a punto dalla Salute, entrato in Conferenza con i presupposti di difesa della titolarità pubblica, ne esce con numerose modifiche volute dalle stesse Regioni a cominciare dal cambio di rotta della titolarità di gestione delle strutture da parte dei Servizi pubblici di Salute mentale locali. Nella nuova versione infatti si legge che «le strutture residenziali sanitarie per l'esecuzione delle misure di sicurezza devono essere realizzate e gestite dal Servizio sanitario delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano» mentre nella precedente si leggeva che queste strutture «devono essere realizzate e gestite dalle aziende sanitarie, tramite i dipartimenti di salute mentale (Dsm)». Naturalmente l'assistenza psichiatrica è a carico del servizio sanitario regionale, ma dentro questa dicitura c'è la riproposizione, secondo gli esperti, dellla possibilità che le Regioni lasciano aperta di "appalto" esterno dei servizi, come già ora accade per il 75% della residenzialità psichiatrica lasciata al privato sociale e imprenditoriale.