Aziende e Regioni

Balduzzi interviene sul caso Idi: «La Regione apra il confronto con azienda e sindacati». Domani nuova protesta dei lavoratori


La Regione Lazio si confronti con urgenza con i responsabili dell'Idi (l'Istituto dermopatico dell'Immacolata) e con i sindacati. A chiederlo è il ministro della Salute, Renato Balduzzi, dopo l'incontro di questo pomeriggio tra il suo gabinetto e le organizzazione dei lavoratori sulle criticità della Sanità laziale.

In una nota diffusa dal dicastero si sottolinea come il ministro sia consapevole delle difficoltà connesse alla riorganizzazione della sanità
del Lazio e chieda a tutte le strutture sanitarie pubbliche e private della Regione di osservare comportamenti rigorosi sia nelle politiche di gestione dei lavoratori e dei professionisti della sanità, sia nell'utilizzo delle risorse strumentali nell'erogazione delle prestazioni e dei servizi ai cittadini.

Balduzzi assicura allo stesso tempo il suo sostegno affinché le prestazioni d'eccellenza non vengano sacrificate e si riserva una convocazione di tutte le parti interessate se nei prossimi giorni l'auspicato confronto tra Regione, azienda e sindacati non dovesse aver luogo.

Nel frattempo il senatore Ignazio Marino, presidente della commissione d'inchiesta sul Ssn, ha incontrato il commissario ad acta della Regione, Enrico Bondi, annunciandone l'impegno a sbloccare risorse per l'Idi. «Il commissario - ha riferito Marino - dopo una riunione di alcune ore con i
vertici dell'istituto di ricovero e cura a carattere scientifico per trovare una soluzione istituzionale, si è impegnato a liquidare nei prossimi giorni le fatture. Alcuni milioni di euro dovrebbero quindi rientrare nella disponibilità dell'Idi". Il senatore si è augurato che i primi fondi disponibili «siano utilizzati immediatamente per pagare gli stipendi e dare un minimo di
sollievo agli operatori medici e alle loro famiglie, duramente
provate» a causa «delle gravissime carenze nella gestione amministrativa
dei bilanci nell'ultimo decennio».

Lo stesso auspicio è arrivato dal segretario del Pd Pier Luigi Bersani. Mentre domani i dipendenti dell'Istituto, senza stipendio da quattro mesi (sei sono arrivati allo sciopero della fame sul tetto dell'ospedale), torneranno a protestare, stavolta presso la sede del Commissario regionale alla Sanità (a partire dalle 9 in via Rosa Raimondi
Garibaldi). La manifestazione unitaria dei sindacati di categoria segue l'appello spontaneo espresso dai lavoratori di fronte al Papa
domenica mattina.