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Piemonte: rimpasto di Giunta, alla Sanità Cavallera al posto di Monferino

Nuova giunta in tempo record per il Piemonte, dopo le dimissioni ieri sera, dell'assessore alla Sanità Paolo Monferino. Inizia così una seconda fase della Giunta Cota. Oggi il governatore del Piemonte ha presentato la nuova squadra di governo prima di firmare il decreto che assegna le deleghe del nuovo esecutivo, "per dare nuovo slancio - ha spiegato Roberto Cota - e portare a termine i prossimi anni fino a fine legislatura". A sostituire l'assessore alla Sanità Paolo Monferino sarà Ugo Cavallera (Urbanistica).
"Monferino è stato chiamato - spiega Cota presentando la nuova Giunta- come tecnico e ha fatto un lavoro molto importante. Ha deciso di fare questo lavoro e poi di rivendicare il suo ruolo di tecnico ma rimarrà in squadra perché ho bisogno del suo supporto".
"Gia' da tempo Monferino mi aveva chiesto di poter lasciare
l'incarico, ne avevamo parlato appena dopo le elezioni - continua il governatore - ma l'avevo pregato di aspettare qualche giorno perché volevamo completare la riforma sanitaria e il pacchetto da presentare al
governo". Monferino resterà quindi come super consulente del governatore. Un'incarico che "ha chiesto di svolgere a titolo gratuito, una cosa importante in tempi di spending review" ha sottolineato Cota.


A poche ore dall'incontro previsto col ministro delle Finanze Vittorio Grilli per affrontare il nodo dello sblocco dei fondi europei Fas per sanità e trasporti , Cota ha inoltre rilanciato la necessità di scelte più autonome. "Al Governo nazionale - sottoline - chiediamo soltanto di poter disporre di soldi che sono nostri. Ci sono Regioni che battono cassa in continuazione, noi invece abbiamo un atteggiamento diverso, ma è giusto ottenere il riconoscimento dei nostri diritti ed i soldi che ci spettano dalle entrate tributarie".

La giornata di ieri era stata ad alta tensione per la questione Sanità in Piemonte. Per tutta la mattina si erano rincorse le voci sulle dimissioni dell'assessore alla Sanità, subentrato un anno e mezzo fa come tecnico, dopo l'inchiesta che aveva coinvolto il precedente assessore Caterina Ferrero .
Al centro delle polemiche interne alla maggioranza, uno dei temi fondamentali della riforma targata Monferino: l'accorpamento dei servizi di emodinamica. Un partita che Cota non lascia intendere di voler abbandonare. "Le emodinamiche in sovrannumero vanno assolutamente chiuse - scriveva ieri Cota sul suo sito - e questo servizio deve operare in strutture integrate. Il Piemonte ha inoltre sottoscritto un piano di rientro che prevede anche questo tipo di razionalizzazione: il rispetto del piano é fondamentale per essere credibili sututte le riforme. La penso in modo diametralmente opposto rispetto all'OdG (che appunto prevede il mantenimento di alcune strutture ritenute inefficienti, ndr) e non voglio più ritornare su questo argomento". "Se passa - scriveva ancora Cota - ne prendo atto e mi dimetto. Adesso basta, una volta per tutte. Basta con i giochetti, basta con le parole in libertà. I consiglieri regionali devono occuparsi di fare le leggi e non di costruire le reti degli ospedali: questo lavoro lasciamolo fare ai tecnici. Adesso non starò più zitto e se qualcuno non é d'accordo, si comporti da uomo e voti secondo coerenza e non convenienza. Si vuole fermare la riforma sanitaria? No grazie, non sono disponibile".