Aziende e Regioni

Lazio: il San Carlo non chiude. Il Tar dà trenta giorni di tempo alla Regione per valutare il piano di miglioramento

Alt per 30 giorni alla revoca dell'accreditamento del San Carlo di Nancy. Ad autorizzare la ripresa delle attività dell'ospedale è stato il presidente dellala sezione terza quater del Tar Lazio, Italo Riggio, al termine dell'audizione dei legali delle parti, che si è svolta stamattina.

L'obiettivo dello sblocco - si legge nel decreto, firmato in accordo con Regione e Asl - è quello di «consentire all'amministrazione regionale il previo esame della relazione predisposta dall'ente ospedaliero relativa allo "Stato dell'arte della sicurezza e piano di miglioramento"». Per il Tar, infatti, «sussistono i presupposti dell'estrema gravità e urgenza previsti dalla disposizione suindicata, tenuto conto delle evidenziate gravissime conseguenze derivanti dalla immediata interruzione dell'attività sanitaria e dalla forzata dimissione di pazienti bisognosi di cure oncologiche cicliche considerato che - conclude il decreto - la ricorrente struttura ha già posto in essere accorgimenti idonei a garantire in maniera sufficiente la sicurezza del personale e dei pazienti».

Il 22 marzo scorso l'Asl Roma E aveva emesso una determina con la quale si sospendeva l'autorizzazione all'esercizio del San Carlo di Nancy, «fino alla dimostrazione del possesso integrale dei requisiti minimi autorizzativi previsti dalla normativa vigente». L'Asl aveva chiesto la chiusura dell'ospedale per carenze strutturali, igienico-sanitarie e al sistema antincendio. Il provvedimento prevedeva anche il divieto di nuovi ricoveri e le dimissioni o il trasferimento in strutture più idonee dei pazienti.

La Regione Lazio, in una nota, dice di accogliere «con rispetto la decisione del Tar» e auspica «che in questo periodo di tempo vengano predisposti tutti gli atti necessari a garantire la piena sicurezza della struttura per la tutela dei pazienti e dei lavoratori. Questa decisione - continua sicuramente porterà ad un clima più sereno che consentirà di proseguire con la vertenza occupazionale e di rilancio della struttura».

Soddisfatto il delegato vicario per l'Idi, Giuseppe Profiti: «Sono state colte le nostre ragioni e abbiamo apprezzato l'atteggiamento della Regione e della Asl. Il programa dei lavori, con gli interventi che verranno realizzati era già stato trasmesso alla Asl e alla Regione. Il San Carlo e l'Idi sono quindi operativi e a disposizione dell'utenza più e meglio di prima. I problemi restano, non sono scomparsi. Ma li stiamo affrontando».