Aziende e Regioni

Gruppo Idi, firmato l'accordo con i sindacati: stop ai licenziamenti per 400 lavoratori

Fumata bianca ieri sera per l'accordo che sventa i licenziamenti tra Idi e sindacati. Salvano, così, il posto di lavoro 405 dipendenti: l'azienda si è inoltre impegnata a pagare gli stipendi a partire da questo mese.
«Un grande passo in avanti nella trattativa che adesso dovrà concentrarsi congiuntamente con la Regione sul piano di rilancio del gruppo Idi sanità - scrive in una nota la Fp Cgil -. Ancora una volta i lavoratori che in questi mesi senza percepire lo stipendio hanno permesso la sopravvivenza delle strutture responsabilmente faranno la loro parte».
In cambio del ritiro dei licenziamenti sono stati congelati gli accordi incentivanti aziendali, i superminimi ad personsa e richiesta la cassa integrazione in deroga per massimo 200 persone. Per quanto riguarda gli straordinari, saranno limitati «ai soli casi essenziali che richiedono una prosecuzione lavorativa» per le prestazioni sanitarie/cliniche/chirurgiche o diagnostiche, ad ogni modo non monetizzabile (accantonamento monte ore), spiega l'accordo.
Il Gruppo Idi dal canto suo si impegna ad «attivarsi in tempi brevissimi, a partire da lunedì prossimo, a rivedere con i responsabili delle strutture sanitarie e con il confronto sindacale, l'organizzazione del lavoro, gli orari, i
turni e recuperare un livello apprezzabile di efficienza e mobilità interna; fornire alle organizzazioni sindacali tutta la documentazione, già richiesta, utile al prosieguo del confronto compreso la rendicontazione dettagliata della gestione delle risorse; in ambito di sicurezza, a fornire alle organizzazioni sindacali una verifica settimanale sullo stato di avanzamento delle attività urgenti, in particolare per l'area dell'antincendio; successivamente all'implementazione dei primi interventi le parti si incontreranno con cadenza mensile per monitorare lo stato d'avanzamento del programma successivo». Il prossimo step sarà il piano industriale per il rilancio del gruppo, un passaggio che i sindacati reputano cruciale.
Per il neopresidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti «l'annunciato ritiro della procedura di messa in mobilità dei lavoratori rappresenta un segnale importante ed un primo obiettivo raggiunto grazie al lavoro che è
stato messo in campo in queste prime settimane per il risanamento delle strutture sanitarie dell'Idi».