Aziende e Regioni

Subito 423 milioni per pagare i debiti al 31 dicembre 2012, partendo da quelli più datati. Poi, con la seconda tranche in arrivo dallo Stato, azzerare l'intero debito di un miliardo della Regione nei confronti delle imprese sanitarie.

E' questo il programma messo a punto in un incontro tra Farmindustria, Assobiomedica e Confindustria Emilia Romagna con la vice presidente della Regione Simonetta Saliera e l'assessore alla sanità Carlo Lusenti.

Al 31 dicembre scorso il debito della Regione verso le imprese fornitrici di beni e servizi del Ssr ammontava a circa 1 miliardo di cui 431 milioni per il comparto biomedicale e circa 200 milioni per il farmaceutico. Dal decreto sulle liquidità per i debiti sanitari approvato dal Governo all'Emilia Romagna spetteranno circa 423 milioni, che la Regione - attraverso una legge ad hoc che sarà approvata in tempi brevi - intende utilizzare per saldare le passività maturate al 31 dicembre 2012, con priorità per i debiti più datati.

«Il decreto recentemente approvato dal Governo in materia di pagamenti della pa dà la possibilità, finalmente, alla Regione di migliorare, con la prima tranche di risorse previste dal decreto stesso, i tempi di pagamento. Ora l'obiettivo della Regione - spiegano Lusenti e Saliera- é giungere a saldare integralmente il miliardo di passività con l'erogazione della seconda tranche, che dovrebbe essere di circa 9 miliardi, entro il 2014, definendo meccanismi che permettano di tornare a livelli di pagamento ordinari e sostenibili».

Le parti hanno condiviso di costituire un gruppo di lavoro tecnico per individuare proposte operative che garantiscano il rispetto dei termini di pagamento previsti dalla normativa comunitaria e nazionale (60 giorni).

«Confindustria Emilia Romagna, con Assobiomedica e Farmindustria- afferma il rappresentante di Confindustria Marco Chiadò Piat - apprezzano l'approccio sviluppato dalla Regione, che può essere in grado di fornire risposte concrete alle imprese del comparto, che stanno vivendo un momento di particolare sofferenza sotto il profilo congiunturale e finanziario. Si tratta infatti - conclude - di attivare un sistema virtuoso, rapido ed efficace, per riportare i tempi di pagamento entro i limiti di legge, confermando che la regione sta affrontando il problema con serietà e responsabilità».