Aziende e Regioni

Fiaso: nelle Asl e negli ospedali la prevenzione si fa sul web

Sono sempre più numerose le aziende sanitarie pubbliche che ricorrono a web, smartphone, tablet e social network per una educazione agli stili di vita corretti sempre più interattiva. Dalla Asl di Milano, che ricorre a Facebook per creare una web community di ragazzi che diffonda il "virus" dei buoni stili di vita e argini il fenomeno del bullismo. A Trieste che crea "Radio Magica", premiata al Concorso "#web2salute", primo canale web targato Asl interamente dedicato ai bambini per sostenerne l'apprendimento scolastico e avvicinarli ai temi della salute. O a Varese, dove la Asl locale è invece ricorsa al fumetto "Leonérd" per promuovere la prevenzione dall'Hiv tra i giovani, sfatandone con un sorriso i falsi miti. L'altra faccia della "smartmedicine": un paziente su sei preferisce web e smartphone al medico.

Nell'era delle medicina che viaggia ormai anche sugli smartphone le aziende sanitarie pubbliche si aprono sempre più a web, new media e social network per promuovere la salute. Una "prevenzione 2.0" che profila essere molto più efficace oltre che meno onerosa delle tradizionali campagne radio-tv o condotte a suon di libricini e locandine destinati spesso solo a qualche sguardo distratto. E soprattutto lontani dal mondo dei giovani.

A mettere "in rete" le esperienze maturate nelle aziende sanitarie pubbliche ma anche in associazioni, scuole e mondo profit e non è stata la Fiaso, la Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere italiane che ha promosso oggi a Roma l'incontro "Web 2.0 e salute: etica e tecnica". Un modo per far condividere ai professionisti della salute conoscenze, approcci e tecniche della e-health a portata di click o di smartphone selezionati in oltre un anno di attività del Laboratorio Fiaso "Comunicazione e promozione della salute". Un confronto culminato nel "Concorso #web2salute" promosso con l'Associazione marketing sociale che ha premiato "Radio Magica" della Asl triestina. Secondo classificato il progetto "Io sono Leonérd" della Asl di Varese per prevenire l'Hiv tra i giovani, mentre una menzione speciale è andata al progetto della Asl di Modena, sempre per la prevenzione dell'Hiv.

Il 59% dei pazienti preferisce web e smartphone al medico. Del resto come è emerso dai dati presentati nell'incontro svolto nell'ambito del Forum PA 2013, ormai i nuovi media sono sempre più utilizzati da medici e pazienti. Una indagine condotta dalla PriceWaterhouseCoopers in 10 Paesi (Danimarca, Germania, Spagna, Regno Unito, Brasile, Cina, India, Sud Africa; Turchia e Stati Uniti), rivela che le applicazioni web e smartphone della e-health nel 59% dei pazienti hanno sostituito la tradizionale visita con il medico. E per via digitale il 43% entra in contatto diretto con medici e istituzioni sanitarie.

Molto più freddi i medici. Consapevoli dei rischi legati alla e-medicina, solo il 27% di loro incoraggia i propri pazienti a fare uso delle nuove tecnologie. E i più refrattari sono proprio i giovani medici che nel 53% dei casi temono di perdere il contatto con il paziente. Il pericolo è insomma che la sanità digitale diventi il pretesto per una "medicina fai da te" sicuramente poco efficace oltre che foriera di un consumismo sanitario già diffuso.

Ma che la sanità debba fare i conti con i nuovi media lo conferma anche un recente studio promosso proprio da Google, secondo il quale l'84% dei pazienti ha rivelato di utilizzare sia fonti online che offline per valutare le strutture. E se il 49% degli intervistati ha confermato di ricorrere al consiglio del medico di fiducia, il 77% si è affidato ai motori di ricerca, il 76% ha navigato sul sito web di un luogo di cura e il 52% in siti informativi dedicati alla salute. Il 98% dei pazienti effettua la propria ricerca attraverso un pc fisso o portatile, ma cresce la percentuale di quanti dichiarano di ricorrere anche ad altri strumenti: circa un terzo utilizza un tablet o uno smartphone ogni giorno per le ricerche o per la prenotazione stessa delle prestazioni. I video online, infine, sono importanti per le strutture per raccontare storie di vita, informare e creare relazioni attraverso la narrazione.

«La ricerca condotta dal Laboratorio Fiaso – commenta il presidente della Federazione, Valerio Fabio Alberti - dimostra che l'e-health con il bollino blu di Asl e ospedali può essere l'arma vincente per coinvolgere anziani e giovani nell'adottare stili di vita più sani. Che significa anche un uso più appropriato di farmaci e accertamenti diagnostici. La smart medicine con le nuove opportunità che offre al medico attraverso cartelle cliniche elettroniche, telemedicina, app per smartphone e tablet consente una più rapida circolazione delle informazioni che sicuramente migliora anche la qualità dell'assistenza offerta. Le nuove tecnologie pongono però anche problemi di privacy, oltre che di natura etica, che non possono essere ignorati. Proprio per questo la sempre maggiore presenza di Asl e ospedali nei nuovi media – conclude Alberti - rappresenta per gli assistiti una garanzia di qualità e di eticità dell'informazione offerta».

«L'incontro di oggi consente agli attori della sanità di interrogarsi su come si stia trasformando il ruolo dei cittadini e dei pazienti nell'attuale mondo ad alta digitalizzazione», commenta Walter Locatelli, vicepresidente Fiaso e coordinatore del Laboratorio Comunicazione. «Cittadini e utenti, infatti, sono sempre più partner attivi nel proprio percorso di salute e diventa quindi fondamentale per i professionisti del mondo della salute condividere conoscenze, approcci e tecniche sulle caratteristiche della comunicazione attraverso web e social media digitali. Opportunità di discussione e di confronto sui temi di salute e stili di vita attraverso forum, social network, generalisti o "protetti", messi a disposizione dalle strutture sanitarie sono sempre più numerose. Il lavoro del Laboratorio Fiaso – conclude Locatelli - dimostra che gli attori del "Sistema salute", compreso mondo profit, no profit, associazioni e scuole, sono sempre più propulsori di idee e modalità nuove di coinvolgimento dei pazienti attraverso il web 2.0. E questo può significare scelte corrette. Ossia più salute per tutti».

I progetti più innovativi

Asl Triestina - Radio Magica, la prima health-radio per bambini

E' molto più di una radio quella creata con l'apertura del portale www.radiomagica.org dalla Asl triestina, vincitore del concorso. Il primo new-media italiano dedicato ai bambini da 0 a 13 anni per la promozione della loro salute. Intesa non solo come benessere fisico ma anche come aiuto a una crescita sana ed equilibrata. Anche attraverso un rapporto meno traumatico con la malattia, quando questa entra anche nella vita dei bambini. Radio Magica offre infatti letture, musica, programmi e contenuti per pensare e immaginare, ideati per stimolare la crescita anche emotiva del bambino, supportarlo nel suo percorso scolastico ed avvicinarlo già nei primi anni di vita al valore della salute. Il portale comprende una web-radio in onda tutti i giorni con un ricco palinsesto ma è arricchito anche da una biblioteca multimediale accessibile anche a sordi, ciechi o con disturbi psichici per mezzo di audio o video narrazioni. Una sezione è poi dedicata a insegnanti, educatori e genitori. Radio Magica oltre che da Pc è accessibile anche da tablet e smartphone.

Asl Milano - "Peer", l'educazione dei giovani per i giovani

L'Idea del progetto "PEER? Mi piace" nasce dall'organizzazione di un grande evento metropolitano legato al programma di "comunicazione tra pari" attivato dalla Asl di Milano. Grazie alla funzione "Pagine" di Facebook si è implementata una piattaforma di condivisione interattiva e aggiornata in tempo reale, con l'obiettivo sia di diffondere nella Rete contenuti sui corretti stili di vita che di creare eventi correlati. In altri termini si è costituito un network di ragazzi direttamente coinvolti nell'attività di "comunicazione tra pari". Ragazzi che diventano "educatori" di altri ragazzi anche attraverso la condivisione di materiali multimediali e l'avvio di forum on-line dedicati a tematiche più squisitamente "salutistiche", come la prevenzione di tossicodipendenze, alcolismo o malattie trasmissibili sessualmente. Ma il network si confronta anche con tematiche più vicine al sociale, come il fenomeno del bullismo. La natura "open" della Fan page consente inoltre di raggiungere un pubblico molto vasto che diventa esso stesso "cassa di risonanza" per una diffusione "virale" dei messaggi.

A Modena "L'estate si fa calda"

«L'estate si fa calda...Se decidi di esporti usa un fattore protettivo alto», è lo slogan che invita gli abitanti della provincia modenese a non abbassare la guardia di fronte al rischio di trasmissione di Hiv/Aids. Solo che per veicolare i messaggi di prevenzione non ci si è fermati a una locandina ma la Asl ha messo a punto una card tascabile, con il Numero Verde Regionale Aids e un QR-code, che rimanda alla app per i-Phone e i-Pad dedicata a HelpAids, il sito della Regione Emilia-Romagna di riferimento per le Commissioni provinciali Aids e per gli utenti desiderosi di ricevere, in seguito a comportamenti a rischio, indicazioni e suggerimenti rivolgendo quesiti attraverso il servizio di counselling on-line disponibile. L'iniziativa è stata affiancata lo scorso anno da un flash mob in piazza a Modena dedicato a contrastare la stigmatizzazione dovuta al pregiudizio nei confronti di diverse patologie come l'Aids. Il video, disponibile in rete, ha permesso di totalizzare numerose visualizzazioni, grazie alla sua ulteriore condivisione nella stessa rete. Quest'anno, in collaborazione con le farmacie pubbliche e private, è stata infine predisposta una Google map per "tenere alto il livello di protezione", fornendo la georeferenziazione dei distributori automatici di preservativi in provincia di Modena.

Asl Varese- Contro l'Hiv arriva Leonérd

Leonérd è un ragazzo nerd, quindi "secchione" e soprattutto molto ipocondriaco. A lui la Asl di Varese sì è affidata per fare prevenzione dell'Hiv e delle malattie a trasmissione sessuale tra i giovani. Un fumetto che viaggia su facebook e twitter, con il protagonista ossessionato da virus e batteri, una madre apprensiva e ansiosa, l'amico rugbista e Jessica, disinibita quanto liceale modello. Al dinosauro "T-Rex" il ruolo di esperto e consigliere, che sa fare luce sui falsi miti che girano intorno all'Hiv.

Il Web magazine del "Federico II" di Napoli

Il periodico on-line è nato nel gennaio scorso per raccogliere articoli e interventi sui temi della prevenzione, della salute, della scienza e della medicina. Tutto commentabile e condivisibile sui principali social network. Fornitori delle news e delle informazioni sono in primo luogo i professionisti sanitari dell'azienda ospedaliera Universitaria "Federico II" di Napoli. Ma il coinvolgimento degli operatori sanitari ha consentito anche al Web magazine di diventare strumento di comunicazione interna per condividere attività cliniche e di ricerca. Sempre nell'ottica di difendere al meglio la salute dei cittadini.