Aziende e Regioni

Debiti Pa: l'Emilia Romagna stanzia 244,5 milioni (di fondi regionali) per pagare i fornitori delle Asl

L'Emilia Romagna accelera sul pagamento dei debiti con i fornitori delle Asl. Dopo l'anticipazione assegnata dal Governo di 448 milioni, la Regione attinge alle proprie casse e stanzia altri 244,5 milioni di euro per saldare i conti in sospeso. Il provvedimento ha ricevuto oggi il via libera con due atti della Giunta Errani: sale quindi a 692,5 milioni il computo delle risorse messe in campo nelle ultime settimane per saldare i debiti del 2012 con le imprese del comparto sanitario e tagliare i tempi di pagamento: si arriverà
vicini ai 120 giorni dalla scadenza della fattura.

«Non é un risultato ancora in linea con i 60 giorni previsti dalle norme europee - ammette l'assessore regionale alla Sanità, Carlo Lusenti - ma a questo traguardo si punterà con le risorse per il 2014. «Questo - scandisce il presidente dell'Emilia Romagna, Vasco Errani - è un segnale molto importante, siamo tra i primissimi a fare questa scelta in un momento di crisi. Aggiungiamo risorse regionali e ci stiamo predisponendo per arrivare l'obiettivo dei 60 giorni».

A dicembre 2012 lo stock di debito delle asl verso i fornitori era di circa un miliardo di euro, per tempi di pagamento medi di 230 giorni per i beni e di 199 giorni per i servizi in appalto. Fatte salve le imprese della zona del «cratere» sismico, a cui è stata data la precedenza («lì i tempi sono tuttora azzerati», ricorda Lusenti), ora l'obiettivo è accorciare l'iter dei pagamenti anche grazie ad una tesoreria unica regionale e alla centralizzazione dei pagamenti. «La Regione ha molto a cuore questo tema - assicura la vicepresidente Simonetta Saliera - oggi tutti i pagamenti ad eccezione di quelli che riguardano la sanità avvengono in 60-90 giorni. Con questi provvedimenti riusciremo a ridurre notevolmente i tempi».

Dei 448 milioni di euro messi a disposizione dell'Emilia-Romagna per il pagamento dei debiti coi fornitori (sui 5 miliardi stanziati a livello nazionale dal ministero dell'Economia), 70 andranno all'Ausl di Bologna, a cui tocca la fetta più cospicua. Seguono l'Azienda ospedaliera universitaria di Bologna (48 milioni), quella di Modena (40) e quella di Parma (39). Le quote minori andranno invece all'Ausl di Imola (10 milioni), a quella di Parma (4) e all'Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna (708 mila euro).